Il Cammino di Santiago di Compostela porta al luogo in cui è custodito il corpo dell’Apostolo San Giacomo, attraverso un tragitto, un percorso di 800 chilometri, nel nord della Spagna, in Galizia (dalla Francia principalmente).
Si può fare con gli auto-mezzi, a piedi o in bicicletta, a cavallo di un asino, ma Justin Skeesuck e Patrick Gray, nel 2014, lo hanno fatto con una sedia a rotelle, come nessuno prima di loro.
La loro è una storia di amicizia salda e perenne, che è stata raccontata in un libro, da cui è stato tratto un film intitolato “I’ll Push You”, “Ti Spingerò Io”.
I due sono amici sin dall’infanzia, sono persino nati nello stesso ospedale, a distanza di sole 36 ore. Justin, all’età di 16 anni, ebbe un brutto incidente in auto, che lo ha portano, mano a mano, ad avere dei seri problemi neurologici e ad essere costretto a non poter nemmeno mangiare da solo.
Ora ha 40 anni, ma non più usare i muscoli del suo copro.
Nonostante questo, Justin aveva un desiderio, a cui non riusciva proprio a non pensare: “Ho imparato a fidarmi del mio istinto.”. “Non pensavo al pellegrinaggio chiedendomi come avrei fatto a fare questo o quello … Credo che Dio stesse dicendo: “Hai bisogno di farlo.”.”.
Così parlò della sua idea di compiere il cammino di Santiago di Compostela al suo amico di sempre Patrick, che gli disse proprio: “I’ll push you”, “Ti spingerò io”!
“Non solo percorrevamo 25, 30 chilometri al giorno, ma (Patrick) doveva alzarmi la mattina.”. “Doveva vestirmi, darmi da mangiare … è molto lavoro.”.
La loro è stata un’impresa talmente importante e particolare da volersi portare dietro una troupe, che ha documentato i loro momenti belli e brutti; quelli in cui si trovavano in difficoltà, come quelli in cui gioivano di fronte a quello spettacolo del creato e immensi in un’atmosfera peregrinante, che non può non far riflettere sulla propria spiritualità.
Nemmeno la debolezza estrema, soprattutto da parte di Justin per la sua condizione fisica, è stata nascosta alla pellicola, proprio per dimostrare come il dolore può essere rinfrancato quando qualcuno ci porge la mano.
Justin, che spesso si sentiva di essere un peso e di caricare l’amico di troppe responsabilità e fatiche, ha detto: “Prima di compiere questo viaggio, questo pellegrinaggio, Patrick ed io abbiamo deciso che ci saremmo impegnati al massimo.” e ce l’hanno fatta davvero!
Justin e Patrick sono entrambi credenti e hanno tratto il meglio da quel viaggio dell’amicizia.
Lungo il cammino, poi, non sono mancate le persone, pellegrini come loro, che hanno dato loro una mano.
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