La Santa Messa è suddivisa in due parti fondamentali: ecco quali sono

La partecipazione alla Santa Messa è uno dei momenti più importanti per la vita di un cristiano. È il modo di accettare l’invito che Gesù ci offre di stare con lui.

Fedeli in chiesa
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Ma quanto sai su come è strutturata la Messa? Sai quali sono le sue parti principali e quelle, diciamo, secondarie? È necessario, quindi, fare un attimo chiarezza su questi punti per comprenderne ancora di più la sua importanza.

Iniziamo con il chiarire che cos’è la Messa e, soprattutto, perché è un invito così importante al quale Gesù ci invita ogni giorno e non solo alla domenica, il giorno della grande festa.

La Santa Messa: le sue origini

Quanto sai della Santa Messa e delle sue parti fondanti? Questa è solo una delle tante domande che ruotano attorno ad uno dei momenti più importanti della vita di un cristiano, il momento durante il quale diciamo il nostro sì pieno e convinto all’invito di Gesù alla sua mensa, come lui stesso aveva fatto con gli apostoli nella sua Cena.

Un invito che, in realtà, Gesù non ci rivolge solo la domenica ma ogni giorno. Sì, perché la celebrazione della Santa Messa si svolge ogni giorno nelle nostre parrocchie e tutti i giorni, senza interruzione alcuna, nemmeno per le ferie estive. Partiamo dall’inizio: cos’è la Messa? In ogni credo cristiano, dai cattolici agli ortodossi, dagli anglicani ad alcune comunità luterane, la celebrazione eucaristica è il tempo che si riserva al sacramento dell’Eucaristia, dandole un ruolo preponderante nella vita della Chiesa.

Il termine “messa” viene usato dai cattolici di rito latino e deriva dalla parola latina “missa” che nel rito romano viene pronunciata dal diacono o in sua assenza dal sacerdote, quando congeda i fedeli dicendo: “Ite, missa est”. Al tempo degli Apostoli, la Santa messa era chiamata “Fractio panis” (lo spezzare il pane), in ricordo del gesto fatto da Gesù dello spezzare il pane durante l’Ultima Cena.

La parola “missa” vede la prima testimonianza certa in una lettera di Sant’Ambrogio del 386 d.C. che la afferma come designazione generale del sacrificio eucaristico in Occidente dopo il tempo di papa Gregorio I.

Prima parte della Messa: Liturgia della Parola

Durante la Messa, Gesù è presente lì in mezzo a noi: nel sacerdote che celebra, nella Parola che viene proclamata, nello spezzare il pane, nell’assemblea che partecipa. Da qui è necessario specificare le parti della Santa Messa sono due: quella della Liturgia della Parola e quella della Liturgia Eucaristica.

Libro del Vangelo sull'ambone
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Dopo il canto di ingresso, il segno di croce, l’atto penitenziale e la recita del Gloria, la preghiera di Colletta accompagna per mano i fedeli verso le Letture, nello specifico verso la prima parte della Messa: la liturgia della Parola. Gesù ci chiama alla Mensa della sua Parola, all’ascolto ed alla meditazione di ciò che Dio ha da dirci.

Questa è composta da:

  • La prima Lettura: tratta, di solito, dall’Antico Testamento, tranne nel tempo di Pasqua che è invece dagli Atti degli Apostoli. Si riferisce ed ha sempre un collegamento con il Vangelo;
  • Il Salmo Responsoriale: è sempre unito alla prima lettura come argomento;
  • La seconda Lettura: è tratta dalle Lettere che gli Apostoli hanno scritto ai fedeli e alle prime comunità cristiane;
  • Il Vangelo: è la lettura più importante, dove Gesù stesso ci parla;
  • L’Omelia: la spiegazione delle letture e del Vangelo da parte del sacerdote che aiuta ciascuno di noi a meditare ancora meglio e a “cibarci” sempre di più della Parola di Gesù;
  • La Preghiera dei Fedeli: le preghiere del popolo si innalzano a Dio.

Terminata la Liturgia della parola, si entra nella seconda parte della Santa Messa, ovvero la Liturgia Eucaristica. Qui si fa memoria della passione, morte e resurrezione di Gesù proprio con il momento della Consacrazione del pane e del vino, che diventeranno Corpo e sangue di Cristo.

Seconda parte della Messa: Liturgia Eucaristica

Questa ha inizio con la presentazione dei doni: il pane ed il vino vengono portati all’altare e qui offerti a Dio con la formula recitata dal sacerdote: “Benedetto sei tu, Signore, Dio dell’universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane/questo vino, frutto della terra/della vite e del lavoro dell’uomo; lo presentiamo a te, perché diventi per noi cibo di vita eterna”.

Calice e pisside sull'altare
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Il centro del tutto arriva al momento della Consacrazione vera e propria (dopo la recita del “Santo” per intenderci). Qui ci sono dei momenti particolari ai quali fare attenzione:

  • L’invocazione dello Spirito Santo perché discenda sulle offerte appena presentate, con le parole del sacerdote: “Santifica questi doni con l’effusione del tuo Spirito, perché diventino il corpo e il sangue di Gesù Cristo”;
  • La frazione del Pane: è il momento della consacrazione. Attraverso le parole dette da Gesù nell’Ultima Cena, si consacrano pane e vino che diventano Corpo e Sangue di Gesù.

La liturgia Eucaristica prosegue anche con la recita del Padre Nostro, il rito dello Scambio della pace e, dopo la recita dell’Agnello di Dio, con un altro momento importante, dove ciascuno di noi si accosta all’altare per ricevere la Comunione e permettere così a Gesù di entrare pienamente nel nostro cuore.

La Santa Messa è davvero un momento speciale al quale Gesù ci invita ogni giorno e non solo la domenica. Non sprechiamo questo suo invito.

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