Una storia che commuove e ci fa capire che se apriamo il nostro sguardo, è possibile abbattere la solitudine che circonda tantissimi.
Le protagoniste di questa vicenda sono Micol e un’arzilla nonnina di 91 anni.
Micol e nonna Mariuccia, un incontro speciale
Certe volte basta davvero poco per rendere felice una persona ed abbattere il suo senso di solitudine che, troppo spesso, la circonda. La storia che stiamo per raccontarvi è quella di una giovane ragazza che, notando qualcosa di strano in una signora anziana, decide di fare qualcosa per lei.
Micol, questo il nome della giovane, come racconta Fanpage, era seduta al bar con il suo fidanzato. Vicino loro c’era una signora anziana. Aveva uno sguardo tranquillo, ma Micol vedeva in lei qualcosa che gli altri, purtroppo, anche nell’indifferenza, non notavano. Nonna Mariuccia, così si chiama questa arzilla nonnina, aveva una luce negli occhi diversa dalle altre.
In quella zona, tutti la conoscono: il suo camminare lento lungo i navigli ed il suo fermarsi al parco, dove sulle panchine lavora all’uncinetto e racconta le sue storie di vita.
La giovane è incuriosita dall’anziana
Micol nel vederla sempre seduta al tavolo di quel bar, di giorno in giorno, si incuriosisce e vuole conoscere nonna Mariuccia. Piano piano, una chiacchiera dopo l’altra, le due diventano amiche. C’era qualcosa che, però, Mariuccia non voleva confidare, come se fosse un segreto che nessuno doveva scoprire.
Fino a quando, una sera, nonna Mariuccia comincia ad agitarsi perché aveva perso le chiavi di casa. Tutti sono accorsi in suo aiuto: chi chiamare? Come possiamo aiutarla? Ed ecco che, ancora una volta, è Micol ad accorrere in suo soccorso. Ormai è quasi come la sua ombra, e se succede qualcosa a nonna Mariuccia, tutti sanno chi chiamare.
La giovane è corsa da lei insieme ai Vigili del Fuoco che l’hanno aiutata a rientrare in casa. Ed è stato lì che Micol ha visto le precarie condizioni in cui viveva Mariuccia. Forse prima, non si era mai nemmeno accorta che la nonnina indossava sempre gli stessi abiti. Non le aveva mai chiesto nulla, ma purtroppo anche Mariuccia faceva parte di quei tanti anziani che le grandi città dimenticano.
La solitudine di Mariuccia ed il suo sogno di vedere il mare
A quel punto, l’Agenzia di Tutela della Salute ha posto i sigilli alla casa di Mariuccia. Ma la nonna non è rimasta sola: una gara di solidarietà per trovarle un posto sicuro ed accogliente dove stare è subito iniziata. L’anziana è, ora, ospitata in una RSA convenzionata con il Comune che si prende cura di lei.
Ma nonna Mariuccia non era un tipo che poteva restare lì da sola. Così Micol si ingegna anche in questo e, con un appello su Facebook, ha cercato qualcuno che oltre lei, potesse venire a farle compagnia, anche solo per una visita, alla nonnina. Il post è stato inondato di richieste che chiedevano dove Mariuccia fosse per recarsi a trovarla. Ci sono state delle persone che sono venute a trovarla persino dall’Emilia Romagna.
Ma restava ancora da esaudire il sogno di Mariuccia: vedere il mare. E Micol l’ha portata a Varigotti, località balneare in provincia di Savona. La nonnina era convinta che quello fosse un fiume, il Ticino. Ma Micol glielo aveva promesso: “Ti porto al mare”. E così è stato.
Un abbraccio lungo ed ininterrotto sulla spiaggia con i piedi in quell’acqua che nonna Mariuccia ricorderà per sempre.