È una delle domande sulla vita nella Chiesa che i fedeli si pongono, e per chiarire ogni dubbio è bene chiedere consiglio al sacerdote.
La questione riguarda nello specifico la possibilità o meno di ricevere insieme due diversi Sacramenti, che nasce nel cuore di un fedele che nota come questa prassi sia sempre più diffusa.
Per avere un chiarimento al riguardo, ha rivolto questa specifica domanda ad una guida spirituale. Vediamo che cosa ha risposto al riguardo.
Anche a proposito di Sacramenti, possono nascere dubbi o domande alle quali non è sempre facile dare delle risposte. Per questo motivo, è bene che ciascuno di noi cerchi risposte attraverso un colloquio con un sacerdote.
Due Sacramenti uniti?
Un fedele, proprio in virtù di questo, ha posto una domanda a Padre Angelo. Una domanda molto particolare che anche noi seguiamo con attenzione: “Io non sono d’accordo con la prassi che si sta facendo nella mia diocesi. In pratica sta andando in uso l’unione del Sacramento della prima comunione e della cresima nella stessa celebrazione. Così facendo non viene messo in secondo piano uno dei due Sacramenti?”.
Una domanda alla quale il sacerdote risponde: “Purtroppo è una prassi che sta dilagando. Quello che tu dici è vero: uno dei due sacramenti viene messo in secondo piano. Questo è sotto gli occhi di tutti. Inoltre sotto l’aspetto pedagogico è più fruttuoso dare una preparazione separata per i due sacramenti”.
La testimonianza di una Santa
Unire i due sacramenti è possibile? È “buona cosa” per un cristiano? Padre Angelo continua così: “A questo proposito mi piace riportare la bella testimonianza di Santa Teresa di Gesù Bambino per la sua preparazione alla prima Comunione e successivamente alla Cresima. Ecco quanto scrive della prima Comunione:
“La vigilia del gran giorno ricevetti l’assoluzione per la seconda volta, la mia confessione generale mi lasciò una grande pace nell’anima e il buon Dio permise che nessuna nube venisse a turbarla. Nel pomeriggio chiesi perdono a tutta la famiglia che venne a trovarmi, ma riuscii a parlare soltanto con le lacrime, ero troppo commossa…”.
E poi: “Il giorno bello per tutti arrivò finalmente. Quali ricordi e intraducibili mi hanno lasciato nell’anima i particolari minimi di quella giornata di cielo! Ma non voglio entrare nei particolari, ci sono cose che perdono il loro profumo appena esposte all’aria, ci sono pensieri dell’anima che non si possono tradurre in linguaggio terreno senza perdere il loro senso intimo e celeste. Fu un bacio d’amore, mi sentivo amata, e dicevo anche: Vi amo, mi dò a Voi per sempre. Non ci furono domande, non lotte, non sacrifici; da lungo tempo Gesù e la piccola Teresa si erano guardati e si erano capiti…
Quel giorno non era più uno sguardo, ma una fusione, non erano più due, Teresa era scomparsa come la goccia d’acqua nell’oceano. Gesù restava solo, era il padrone, il re” – spiega il sacerdote.
Il racconto e la testimonianza che Padre Angelo fornisce al fedele di Santa Teresa del Bambin Gesù continua: “Ricorda poi quanto avvenne nel pomeriggio, quando i bambini si radunarono di nuovo per pronunciare l’atto di consacrazione alla Madonna. Poco dopo la prima Comunione entrò nuovamente in ritiro per la cresima. Mi ero preparata con grande cura ricevere la visita dello Spirito Santo, non capivo che non si desse grande importanza ricevere questo sacramento d’Amore. A somiglianza degli apostoli attendevo con felicità la visita dello Spirito Santo.
Mi rallegravo al pensiero di essere ben presto perfetta cristiana, e soprattutto di avere sulla fronte eternamente la croce misteriosa che il vescovo traccia dando il sacramento. Finalmente arrivò il momento felice, non sentivo un vento impetuoso nella discesa dello Spirito Santo, ma piuttosto quella brezza lieve, della quale il profeta Elia intese il murmure sul monte Oreb. In quel giorno ricevetti la forza di soffrire, perché ben presto il martirio dell’anima mia doveva cominciare”.
Perché meglio divisi
Ma c’è una cosa da dire dal punto di vista teologico, afferma il sacerdote: “Sotto il profilo teologico andrebbe preposta la Cresima alla prima Comunione. Per gli adulti si fa così: si riceve il battesimo, si viene cresimati e si fa la prima Comunione in un’unica celebrazione.
Ma dal momento che per il Battesimo dei bambini la Chiesa Cattolica non ritiene opportuno dare la Santa Comunione perché un momento così grande non avrebbe un’adeguata preparazione, proprio per questo medesimo motivo personalmente preferirei che i due sacramenti fossero dati in maniera separata” – conclude.