È mai esistita una “Roma senza Papa”? Le scelte di Pio IX negli anni dell’insurrezione

Cosa è successo negli anni più “caldi” del Risorgimento italiano? Perché ci troviamo a parlare di una “Roma senza il Papa”? Facciamo un tuffo nella storia.

Papa sullo sfondo la città di Roma
E’ mai esistita Roma senza il papa? – Lalucedimaria.it

I mesi che intercorrono tra il 1848 e il 1849 sono da considerarsi quantomeno movimentati se pensiamo alla Penisola italiana, al tempo nascente Regno. Accadde a Roma, così come in altri Stati italiani, al tempo governati da forze straniere, che i movimenti insurrezionali volti alla fondazione di una “Repubblica” autonoma, presero vita. Ma a Roma era diverso: nell’antica città dei consoli, dei principi e degli imperatori vi era una doppia guida, quella politica e quella spirituale. Al tempo dei fatti, chi reggeva la Cattedra di Pietro era Mastai-Ferretti, eletto col nome di Pio IX.

Roma senza il Papa: cosa avvenne in quegli anni?

A offrirci una panoramica quanto mai chiara sulle vicende di quegli anni è lo storico del Risorgimento Giuseppe Monsagrati. Lo storico, esperto dei fatti, nel suo testo “Roma senza il Papa” affronta le vicende in maniera molto dettagliata. Ma cosa avvenne in quegli anni?

Il 1849 fu uno degli anni più movimentati del periodo che portò all’Unità politica della Penisola italiana. Le correnti più radicali delle insurrezioni si facevano vive e, in quella che un tempo era la capitale dell’Impero, la situazione precipitò alla fine dell’anno precedente, quando Pio IX si dissociò dalla guerra contro gli austriaci. Ma la crisi scoppiò nel novembre di quell’anno, quando venne ucciso il ministro Pellegrino Rossi, tra i politici più influenti dell’epoca. Mentre Rossi crollava a terra, a seguito di un colpo di pugnale, si aprì <<per il vicario di Cristo uno scenario di autentico terrore>>, come ci ricorda lo storico.

La scelta di Pio IX

Molti descrivevano il pontefice del tempo come un uomo dal “carattere emotivo”. Il 16 di novembre Mastai-Ferretti pensa a come mettere al sicuro la sua figura, punto di riferimento della Chiesa. Il Papa si confidò con alcuni diplomatici del tempo, ma soprattutto con Giacomo Antonelli, cardinale e prosegretario di Stato, nonché “qualcosa di più di un consigliere assiduo”.

Pio IX
Pio IX – Lalucedimaria.it

A Roma nasce la Repubblica

Il Papa partì alla volta di Albano la mattina del 24, precisamente alle 6:45, come ci ricorda Monsagrati. La prima “tappa del viaggio” fu la vicina cittadina dei Castelli, Albano. Ma dove era diretto il Papa? La tappa finale di quel lungo viaggio fu individuata in Gaeta, dove il Pontefice sarebbe stato ospitato dai Borbone. Nel periodo di assenza papale, Roma fu governata da un triumvirato, composto da Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini e Aurelio Saffi.

La decadenza del potere temporale del Papa fu proclamata la mattina del 9 febbraio 1849, quando la costituente romana emanò il decreto con la quale nasceva la Repubblica romana.

La fine dell’esperienza repubblicana

Quella della Repubblica Romana non fu un’esperienza duratura. La storia ci consegna un periodo in cui Roma visse senza la sua guida spirituale relativamente breve. Di fatti, nonostante i numerosi aiuti di migliaia di volontari, molti furono gli Stati soccorritori del Pontefice Pio IX. Il Papa chiese supporto all’Impero Austro Ungarico, alla Spagna, al Regno delle due Sicilie, nonché alla Francia. Furono proprio questi ultimi, che il 3 aprile di quell’anno entrarono a Roma e la riconsegnarono al Pontefice.

Pio IX scriveva, di quella particolare esperienza, come di “una serie non interrotta degli attentati commessi contro il Dominio temporale degli Stati della Chiesa, preparati da molti per cecità”. Continuava poi il Pontefice, nel testo firmato a Gaeta, “L’interesse vivissimo che in tutto l’Orbe si è manifestato a favore della Nostra Causa, è una prova luminosa che questa è la Causa della Giustizia”. Mastai Ferretti programmò un lungo rientro, che vide anche un soggiorno a Portici, in Campania. Pio IX fece rientro a Roma il 12 aprile 1850, acclamato dalla folla.

 

 

 

Gestione cookie