Ora la immaginiamo danzare in Cielo, con le sue punte e con la sua eleganza. Se n’è andata una delle ballerine più famose al mondo.
Carla Fracci si è spenta ad 84 anni a Milano, sempre orgogliosa delle sue origini popolari. Il cordoglio dell’Italia intera e di quanti l’hanno conosciuta.
La morte di Carla Fracci
Un pezzo del mondo della danza italiana e mondiale, da oggi, è in cielo. Carla Fracci si è spenta a Milano, dopo aver lottato contro un tumore che l’aveva colpita da tempo. Il suo combattere contro la malattia sempre con garbo, eleganza ma soprattutto con strettissimo riserbo.
Sempre orgogliosa delle sue origini tanto da affermare più volte: “Sono cresciuta tra i contadini, nelle campagne vicino Cremona, libera, tra molti affetti e necessità concrete. E proprio lì, ben piantate nella terra, ci sono le mie radici”.
Le sue origini e il suo ingresso nel mondo della danza
Sin dal 1946 studia alla scuola di ballo del Teatro alla Scala con Vera Volkova ed altri coreografi, diplomandosi nel 1954. Dopo due anni diviene danzatrice solista, quindi prima ballerina nel 1958. Tra la fine degli anni cinquanta e durante gli anni settanta danza con alcune compagnie straniere, quali il London Festival Ballet, il Sadler’s Wells Ballet, ora noto come Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet. Dal 1967 è una ballerina ospite dell’American Ballet Theatre.
Dal 1996 al 1997 dirige il corpo di ballo dell’Arena di Verona. Dal 1994 è membro dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 1995 è presidente dell’associazione ambientalista Altritalia Ambiente e nel 2004 viene nominata Ambasciatrice di buona volontà della FAO.
La poesia dedicatale da Montale
La sua eleganza colpì davvero tutti, anche il poeta Eugenio Montale, che le dedicò una poesia dal titolo “La danzatrice stanca”, inserita nel “Diario del ’71 e del ’72”, uscito nel 1973.
Un’artista unica nel suo genere che fino alla fine non ha mai abbandonato la sua vera passione. Era la ballerina classica più famosa al mondo, tanto da esser considerata una delle più talentuose del 1900.
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ROSALIA GIGLIANO