Il mondo della musica e tutti coloro che lo hanno amato sono in lutto per la morte di uno dei più grandi cantautori degli ultimi 60 anni.
Franco Battiato è volato al cielo questa mattina nella sua casa di Milo, in provincia di Catania. Era malato da tempo. La notizia è stata data ai giornali direttamente dalla sua famiglia.
L’addio a Franco Battiato
Si è spento oggi, all’età di 76 anni, il cantautore Franco Battiato. Era malato da tempo ma, da quando aveva subito una frattura al bacino ed al femore, si era ritirato dalle scene e si era fatto vedere di meno in pubblico. Questa mattina la tragica notizia.
Battiato, classe 1945, è stato uno degli artisti più poliedrici della canzone d’autore italiana. Tanti gli stili musicali che ha suonato ed approfondito attraverso le sue canzoni, passando dal rock anni ’70, al pop, alla musica d’avanguardia, cimentandosi anche della musica lirica, in quella etnica ed, in ultimo, anche in quella elettronica.
Non solo un musicista, ma anche un pittore ed un attore. È stato uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con tre Targhe e un Premio Tenco.
Il perché di “Centro idi gravità permanente”
Dalla Sicilia, a Roma e poi a Milano. Il suo modo di fare musica non era uguale a quello degli altri, ma diverso, sperimentale, d’avanguardia. Uno dei suoi più grandi successi, “Centro di gravità permanente”, era basata sulle teorie psicofisiche del filosofo Georges Ivanovič Gurdjieff, inerenti alle difficoltà dell’essere umano a trovare il “proprio centro interiore”, indispensabile al controllo delle pulsioni emotive e irrazionali.
Il concerto in Vaticano
La sua musica e la sua fama arrivano addirittura nella Santa Sede: nel 1989, Battiato viene chiamato da Papa Giovanni Paolo II ad esibirsi all’interno delle mura Vaticane, divenendo il primo cantante di musica leggera a tenere un concerto nella Città del Vaticano.
Il 17 settembre 2017 tiene il suo ultimo concerto al Teatro romano di Catania; le ultime quattro date del tour vengono annullate per motivi di salute. Un uomo e un artista che non ha mai creduto alla morte, tanto che di essa diceva: “Non esiste, è solo trasformazione“.
50 anni di immagini e musiche che, questa mattina, si sono spente per sempre. I funerali si terranno in forma strettamente privata.
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ROSALIA GIGLIANO