È accaduto durante i Mondiali di calcio in corso nel Qatar, proprio nel contesto dove meno ti aspetteresti un gesto di quel genere, e invece anche lì la presenza di Dio si è fatta sentire.
È successo durante la partita di apertura dei Mondiali che si svolgono in Qatar.
Mondiali di Calcio: la presenza di Dio
La presenza di Dio è ovunque. Quando al Catechismo ci dicevano che Dio è presente “in cielo, in terra ed in ogni luogo”, era la migliore constatazione che potesse esser fatta. Lui, infatti, è sempre presente, anche quando meno ce lo aspettiamo e, soprattutto, nei luoghi dove ci sembra più impossibile.
Prendiamo il caso di una partita di calcio: a tutto si pensa in quel momento meno che alla presenza di Dio in campo o, comunque nell’animo dei singoli giocatori. In quel momento, loro pensano a tutt’altro, all’agonismo vero e proprio, a tutte le tattiche possibili ed immaginabili per vincere quella partita.
L’agonismo aumenta se pensiamo ad una partita fra Nazionali di Calcio, ai mondiali. Lì, tutto il mondo guarda ed i calciatori sentono ancora di più il peso della responsabilità, stavolta di fronte a tutta la nazione che rappresentano e di cui sono cittadini e fanno parte.
Ma ai mondiali 2022 in Qatar, che si stanno svolgendo proprio in questi giorni, come segnala il sito “Churchpop”, è successo qualcosa di diverso. Ed è successo proprio durante la partita inaugurale, fra il Qatar e l’Ecuador.
Il primo goal è dedicato a Dio
La partita ha inizio e, nel giro di pochi minuti, un’azione di un calciatore dell’Ecuador, porta in vantaggio la sua squadra. Dopo un goal annullato a causa del VAR, che aveva dato una posizione di fuorigioco ai calciatori, ecco che il goal regolare arriva. Un calcio di rigore realizzato dal capitano della squadra dell’Ecuador, Valencia.
Una volta segnato il goal, il primo di questo nuovo mondiale, i calciatori hanno sì, esultato, ma poi si sono inginocchiati in cerchio ed hanno alzato le mani e lo sguardo al cielo, dedicando il goal a Dio e, successivamente, anche l’intera partita, finita con la vittoria dell’Ecuador per 2 – 0 sulla squadra ospite del Qatar.
Una situazione che potrebbe aver messo in imbarazzo, ma alla quale i giocatori non hanno pensato. In un paese arabo, conservatore e molto radicale sulla propria religione, nessuno ha ancora detto nulla su questo gesto fatto dai calciatori sudamericani.
L’esempio e la gratitudine verso Dio, anche in una partita di calcio. Hanno dedicato a Dio il primo gol del mondiale ma anche la loro prima vittoria, quasi come a volerlo ringraziare per esser stato con loro ed averli aiutati in questa prima impresa.