C’è un modo per omaggiare San Giuseppe, assai dolce, che forse è il più noto tra tutti. Fa parte della tradizione campana ma è conosciuto e amato in tutta Italia, una delizia da regalare ai papà per la loro festa.
Per rendere omaggio a San Giuseppe e per l’occasione della festa del papà sono tanti i cibi che vengono tradizionalmente preparati e ogni regione ha i suoi in particolare. Questo è davvero una delizia.
La gran parte sono dolci e soprattutto dolci fritti, tanto che a San Giuseppe nella tradizione popolare italiana, specialmente centro meridionale è stato affibbiato simpaticamente il titolo di “frittellaro”.
Ci sono poesie e detti popolari romani che riprendono questa espressione tra cui una preghiera in dialetto romanesco del poeta Checco Durante che inizia recitando così: “San Giuseppe frittellaro tanto bbono e ttanto caro, tu cche ssei così ppotente da ajutà la pora ggente, tutti pieni de speranza te spedimo quest’istanza: fa sparì dda su la tera chi ddesidera la guera.”
E continua chiedendo benedizoni e tutto ciò che occorre per una vita serena e da vivere onestamente. San Giuseppe è invocato con grande fiducia come protettore in tutte le situazioni e in particolare in ambito lavorativo.
L’usanza di associare dolci fritti al giorno di San Giuseppe è sorta dato che il periodo in cui cade la ricorrenza è negli ultimi giorni di inverno quando ancora il clima consente di mangiare cibi un po’ più pesanti come quelli fritti.
Inoltre, visto che la festa di San Giuseppe avviene sempre durante la Quaresima, la frittura nei secoli scorsi rappresentava un modo per interrompere per un giorno un tipo di alimentazione più leggera improntata alla moderazione con un piccolo dolcetto fritto.
Nascono così le zeppole, la prima ricetta risale all’Ottocento, precisamente al 1837 quando compare per la prima volta nel trattato di cucina napoletana di Ippolito Cavalcanti.
E già da quel secolo per esprimere la devozione a San Giuseppe le zeppole venivano fatte e vendute per le vie di Napoli in banchetti all’aperto dai cosiddetti “zeppolari di strada”.
Le Zeppole sono fatte con pasta choux, realizzate in forma circolare con un piccolo buco al centro, sono ripiene di crema pasticcera e poi spolverate di zucchero a velo e con sopra un’amarena sciroppata.
Le più classiche hanno la crema posta sopra e non dentro, ma si trovano comunemente in entrambi i modi.
Esistono anche due varianti di cottura, al forno o fritte o con entrambi i passaggi, come nel caso di questa ricetta.
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Il procedimento della doppia cottura conferisce alle zeppole una particolare leggerezza perché al forno si crea una pellicina sull’esterno che fa in modo che le zeppole non assorbano poi troppo olio e questo le rende appunto più leggere e morbide.
Ingredienti (le dosi sono per 16 zeppole)
• 250 gr di farina 00
• 250 gr di acqua
• 5 uova medie
• 50 gr di burro
• 5 gr di sale
• 1 l di olio di semi per friggere
Per la crema pasticcera:
• 450 ml di latte
• 130 gr di zucchero
• 30 gr di farina
• 20 gr di fecola di patate
• 6 tuorli
• 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
Per la decorazione:
• Zucchero a velo
• Amarene sciroppate
Procedimento
Preparare la pasta choux. In una pentola mettere l’acqua, il sale e il burro a pezzetti. Far sciogliere il burro mescolando.
Appena il burro è sciolto e il composto arriva ad ebollizione versare la farina a pioggia e mescolare velocemente.
Allontanare la pentola dal fuoco e mescolare energicamente per pochi secondi. L’impasto dovrà staccarsi dalle pareti della pentola. Rimetterlo sul fuoco e girare ancora per pochi secondi.
Versare subito l’impasto su un piano di lavoro e lavorarlo con una spatola per farlo raffreddare.
Aprire l’impasto stendendolo con la spatola e quando sarà tiepido versare le uova una alla volta impastando e inserendo il successivo solo quando il precedente si sarà assorbito completamente.
Mettere l’impasto in una sac à poche con beccuccio della dimensione di circa 8 mm e realizzare le zeppole direttamente su una teglia rivestita di carta da forno facendo due giri, uno sull’altro lasciando un piccolo buco centrale.
Cuocere in forno preriscaldato a 200° per circa 10 minuti. Dopo questo passaggio in forno è il momento di friggerle una alla volta in olio a circa 170°. Girare le zeppole e farle cuocere un minuto circa per parte.
Lasciarle asciugare a lungo su carta assorbente fino al raffreddamento. Preparare la crema pasticcera. Montare i tuorli con lo zucchero e la vaniglia. Il composto deve risultare chiaro, gonfio e spumoso.
Aggiungere la farina e la fecola. Amalgamare con le fruste elettriche. In una pentola portare ad ebollizione il latte e su fuoco moderato versare velocemente il composto.
Girare con la frusta a mano per poco, fino a quando la crema si addenserà. Riporla in una ciotola e coprirla a contatto con la pellicola per alimenti. Raffreddare in frigorifero.
Quando è fredda metterla in una sac à poche e partendo dal centro delle zeppole fare un cerchio finendo in alto. Al centro porre un’amarena sciroppata.
Anche attraverso la semplicità del cibo si esprime la venerazione ai Santi e in questo caso le zeppole sono un classico omaggio a San Giuseppe e un dolce regalo da fare ai papà.
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