Posso dire di fidarmi di Dio solo perché Abramo, Isacco, i Padri e i profeti ci sono riusciti? Non posso fidarmi di Dio per “sentito dire”! Non posso dire che mi fido di Lui solo a parole, senza averlo prima sperimentato.
E come faccio a sperimentare che di Dio posso fidarmi se non Lo frequento? Se non sono vicino ai Sacramenti? Se non Lo tocco attraverso la Sua Parola?
Voi vi fidate di una persona che non conoscete? Io no. Io voglio prima informarmi, conoscerla, approfondire tutto di lei, e poi saprò se posso fidarmi.
È la stessa cosa con Dio. Se io diserto la Messa la domenica, lá dove Lui mi sta aspettando, se io non mi nutro della Parola, ossia se non so cosa Lui mi vuole dire, io come faccio ad abbandonarmi a Lui? A credere davvero?
Eppure, ci sono dei cattolici che non vogliono impegnarsi troppo con il Signore. A loro è sufficiente conoscerLo in superficie, che poi è come dire di non conoscerlo affatto, perché così, semplicemente, ci si fa un’idea propria senza verifica. Questi stessi cattolici superficiali, quando hanno bisogno di una cosa, guardano a Dio come a un distributore automatico e, se non ottengono il miracolo o se le cose non vanno come dicono loro e cioè “bene”, la loro “fede” vacilla, perde colpi, crolla. Non si sono infatti, lasciati avvicinare da Lui, non si sono messi in discussione neanche un poco. Hanno rifiutato ciò che pesava loro o ciò che non potevano contenere nell’affanno delle loro vite.
È ora di capire e di accettare che quello che noi crediamo buono e giusto, e quindi prentendibile e ottenibile dal Signore secondo noi, per Lui potrebbe non esserlo.
Ci ha detto che valiamo piú di molti passeri, che tutti i nostri capelli sono contati e che vuole la nostra salvezza… Se non ci dá quindi quello che stiamo chiedendo, non sarà forse perché non ci fa bene? Probabilmente, oggi, in questo momento, ciò che pretendiamo non è ciò che a noi serve, perché Dio vede più lontano di noi, noi siamo miopi, ci conosce meglio di noi stessi, ci ama più di quanto saremo mai in grado di amarci e ha un disegno bello è giusto per ciascuno di noi.
Dio è fedele, così perfettamente fedele che scommette su di noi ogni giorno. E pensa un po’, rifletti: Lui, fedele, si fida di noi infedeli! Già… Lui ci ha creati.
Se noi non ci fidiamo di Lui è perché non Lo conosciamo, non vogliamo la Sua amicizia, né vogliamo impegnarci nell’amore che riceviamo… vogliamo quella grazia e basta!
Riteniamo il Signore degno e capace di prendersi cura di noi e dei nostri “affari”? Se sì, allora pensiamo a Dio come ad un Padre desideroso di essere desiderato, amato, e pronto a riversare il Suo infinito amore nei nostri cuori, e parliamoGli dunque senza vergogna. Vedremo allora come il Suo Cuore si commuove fino a scendere all’altezza del nostro misero cuore.