Sappiamo che ha fare diventare un dogma “l’Immacolata concezione” è stato Papa Pio IX, quel giorno, l’8 dicembre del 1854, con lui c’erano oltre 200 cardinali, tra cui Don Bosco, il quale racconta che il suo volto era illuminato da una luce soprannaturale e che la commozione per la conferma dell’assenza di peccato originale della Madonna era tale che il discorso fu interrotto numerose volte da singhiozzi più o meno lunghi.
Dopo la proclamazione del dogma da Castel Sant’Angelo partirono colpi di cannone per festeggiare una verità che a lungo si era inseguita e per tanto tempo venne osteggiata dai teologi. Allo stesso modo le diocesi italiane festeggiarono l’Immacolata concezione con giubilo, già da tempo infatti in molti la sostenevano e ne chiedevano l’ufficializzazione.
Il superamento dell’ostacolo teologico avvenne nel XIII secolo per merito di un teologo scozzese, tale Duns Scoto, fino alla sua forte argomentazione i teologi precedenti obbiettavano che prima della nascita di Gesù nessuno era redento e che quindi nemmeno la Madonna poteva esserlo perché un tale evento avrebbe annullato l’azione salvifica universale del figlio di Dio, ma Scoto, che aveva studiato affondo la questione, trovò un’argomentazione inoppugnabile che sarebbe poi stata la base della creazione del dogma.
Scoto, a differenza degli altri pensatori che sostenevano che la redenzione della Madonna fosse avvenuta dopo la sua nascita, affermava che l’azione redentrice di Gesù in questo caso fu perfetta, si trattò di una “Redenzione preservativa”, il piano di Dio prevedeva infatti che almeno una creatura nascesse priva di peccato e che questa sarebbe poi stata la madre di suo figlio. La scelta è giustificata dalla missione stessa che Dio le aveva affidato per la quale era d’uopo che la madre del salvatore fosse pura al 100%. Ecco la definizione di Scoto: “Cristo esercitò il più perfetto grado possibile di mediazione relativamente a una persona per la quale era mediatore. Ora per nessuna persona esercitò un grado più eccellente che per Maria. Ma ciò non sarebbe avvenuto se non avesse meritato di preservarla dal peccato originale”.
Da quel momento il culto di Maria divenne ancora più diffuso e l’idea che essa fosse nata pura si diffuse non solo tra la gente semplice ma anche tra i dotti ed i letterati. La teoria dell’immacolata concezione si diffuse a tal punto che molti la insegnavano nei catechismi fino a che quasi cinque secoli dopo un Papa decise di ufficializzarla e renderla legge divina.