Il “Battesimo” dei bambini non nati
Se tuo figlio non è nato, a causa della malattia, o gli è stata privata la vita volontariamente per mezzo dell’aborto, non ha potuto ricevere il sacramento del Battesimo.
Dal CDC 1257: Il Signore stesso afferma che il Battesimo è necessario per la salvezza (…) La Chiesa non conosce altro mezzo all’infuori del Battesimo per assicurare l’ingresso nella beatitudine eterna.
Nota storica:
Il Catechismo di San Pio X insegnava che: “(100) I bambini morti senza Battesimo vanno al Limbo, dove non godono Dio, ma nemmeno soffrono; perché, avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il paradiso, ma neppure l’inferno e il purgatorio.”
Il Limbo dei bambini non va confuso con il Limbo dove i giusti, morti prima della Redenzione, attesero che Nostro Signore Gesú Cristo venisse a liberarli, perché prima di Gesú nessuno poteva entrare in paradiso. (Vedasi il Catechismo di San Pio X (90) ). Il Limbo dei bambini non va nemmeno confuso con un luogo e/o stato di cui parla l’eresia pelagiana (Denz. 2626).
Per i bambini morti senza battesimo (CDC 1261) la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, come appunto fa nel rito dei funerali per loro. Infatti la grande misericordia di Dio, ” il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati ” (1 Tm 2,4) , e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire ” Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite ” (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo. Tanto più pressante è perciò l’invito della Chiesa a non impedire che i bambini vengano a Cristo mediante il dono del santo Battesimo.
La Chiesa afferma (CDC 1258) che il Battesimo di sangue, come pure il desiderio del Battesimo, porta i frutti del Battesimo, anche senza essere sacramento.
Il documento della Commissione teologica internazionale, approvato dal Santo Padre e pubblicato nel 2007, afferma:
“Nella speranza di cui la Chiesa è portatrice per l’umanità intera e che desidera nuovamente proclamare al mondo di oggi, esiste una speranza per la salvezza dei bambini che muoiono senza Battesimo? Abbiamo attentamente riesaminato questa complessa questione, con gratitudine e rispetto per le risposte date nel corso della storia della Chiesa, ma anche con la consapevolezza che spetta a noi dare una risposta coerente per il momento odierno. Riflettendo all’interno dell’unica tradizione di fede che unisce la Chiesa in tutte le epoche, e affidandoci completamente alla guida dello Spirito Santo che secondo la promessa di Gesù guida i suoi seguaci «alla verità tutta intera» (Gv 16,13), abbiamo cercato di leggere i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo. La nostra conclusione è che i molti fattori che abbiamo sopra considerato offrono seri motivi teologici e liturgici per sperare che i bambini che muoiono senza Battesimo saranno salvati e potranno godere della visione beatifica. Sottolineiamo che si tratta qui di motivi di speranza nella preghiera, e non di elementi di certezza. Vi sono molte cose che semplicemente non ci sono state rivelate (cfr Gv 16,12). Viviamo nella fede e nella speranza nel Dio di misericordia e di amore che ci è stato rivelato in Cristo, e lo Spirito ci spinge a pregare in gratitudine e letizia incessante (cfr 1 Ts 5,18).
Ciò che ci è stato rivelato è che la via di salvezza ordinaria passa attraverso il sacramento del Battesimo. Nessuna delle considerazioni sopra esposte può essere addotta per minimizzare la necessità del Battesimo né per ritardare il rito della sua amministrazione 135. Piuttosto, come vogliamo qui in conclusione ribadire, esistono forti ragioni per sperare che Dio salverà questi bambini, poiché non si è potuto fare ciò che si sarebbe desiderato di fare per loro, cioè battezzarli nella fede e nella vita della Chiesa.”
Ogni mese verrà celebrata una Messa per tutti i bambini non nati iscritti, per chiedere il Battesimo di desiderio e di Sangue, affinché vengano introdotti nella gloria del Paradiso, da dove possano pregare per noi e applicarci i grandi meriti del loro sacrificio della vita.
Per poter iscrivere il tuo bambino è necessario dare a lui un nome affinché possa venire nominato durante la Messa e per una preghiera speciale di purificazione e glorificazione.