Vaticano: O’Connel svela i retroscena dell’elezione di Papa Francesco

Era davvero Bergoglio il papa che doveva salire al soglio di Pietro?

Dopo la rinuncia di papa Benedetto XVI, quali sono stati i fatti del successivo conclave che hanno portato all’elezione di Papa Francesco

In un libro tutto da scoprire, lo scrittore O’Connel rivela come il favorito, l’arcivescovo di Milano Scola, venne subito (sin dalla prima votazione) non accettato come “papabile” dai suoi stessi connazionali.

Il cardinale Scola era favorito

Scola, l’allievo di Ratzinger, doveva essere il successore ma, sin dalla prima votazione non arriva nemmeno a 40 voti. Chi è questo Bergoglio che sta prendendo piede anche fra qualche elettore cardinale italiano? Sono anche altri cardinali che, fanno disperdere voti a Scola. “Forse lo Spirito Santo stava dando una direzione particolare alla Chiesa”, afferma lo scrittore O’ Connel.

Il vaticanista, nel suo volume L’elezione di Papa Francesco, svela quali sono stati gli intrighi che hanno portato l’ascesa del cardinale argentino al soglio di Pietro. “Alla prima elezione, i voti per Bergoglio erano già 27. Un successo per un cardinale che pochi conoscevano. Ma lo Spirito Santo era lì, a dare qualche direzione particolare ai cardinali”, dichiara lo scrittore.

Non tutti erano concordi sull’elezione di Scola, tanto che, sin dalla prima votazione, si capisce che un italiano non sarà eletto. Anche diversi cardinali americani si fanno strada, ma nessuno ancora ha ottenuto quel numero sufficiente di voti per lasciare spazio ad una fumata bianca.

L’ascesa di un certo Bergoglio

Ma è il nome di Bergoglio a crescere sempre di più: un vero e proprio ballottaggio con altri cardinali, nessuno però dal nome né dall’accento europeo.
Era chiaro ormai: la chiesa si era spinta ai confini del mondo, come dichiarerà lo stesso papa Francesco, al suo primo saluto alla folla di Piazza San Pietro: “Siete venuti a cercare un papa ai confini del pianeta”.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: lastampa.it

Gestione cookie