Nuova svolta per il caso di Emanuela Orlandi
La segreteria di Stato Vaticana ha autorizzato l’apertura di alcune indagini interne.
Nuova fase operativa per le indagini sulla 15enne scomparsa in Vaticano tanti anni fa.
Nuovi accertamenti interni
La chiesa apre al caso di Emanuela Orlandi attraverso degli accertamenti interni. Accertamenti che portano ad un cimitero oltre le mura vaticane, dove una segnalazione è giunta alla famiglia della ragazza. Nei giorni scorsi, non sono sfuggite le parole dette dal promotore della giustizia del Tribunale Vaticano, G.P. Milano, dopo un incontro pubblico: “La santa sede si sta occupando della vicenda” – aveva dichiarato.
Un buon risultato, secondo l’avvocato della famiglia Orlandi: “Ho chiesto informazioni e ho avuto conferme ufficiali sia dalla gendarmeria vaticana che dal tribunale dello stesso stato Vaticano. Sono accertamenti già in fase operativa” – ha dichiarato l’avvocato della famiglia, L.Sgrò.
Le indagini nel cimitero teutonico
“Dopo 35 anni c’è una svolta, anche dopo l’incontro che abbiamo avuto col segretario di stato Vaticano, Parolin. Le nostre richieste riguardano le rogatorie non andate a buon fine” – dichiara il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi. Dopo l’indagine che aveva portato a qualche possibile indizio nella chiesa di S.Apollinare (dove si credeva fosse il corpo di Emanuela), ora le indagini passano al cimitero teutonico, appena oltre le mura vaticane, forse anche sulla base di un messaggio ricevuto dall’avvocato della famiglia la scorsa estate: Cercate dove indica l’angelo.
Il punto descritto da una foto allegata al messaggio, indica la tomba della principessa Sofia e del principe Gustavo von Hohenlohe. Ma al momento, nessuno degli inquirenti si è ancora ufficialmente sbilanciato nel trarre definitive conclusioni.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: ilmessaggero.it