La vocazione non conosce limiti
La storia di Ernesto, da poliziotto a sacerdote.
Il suo concetto di servizio intrapreso prima con la Polizia e poi al servizio di Gesù.
La vocazione
Una vita stravolta a metà del suo percorso: è questa la storia di Ernesto. La sua prima vocazione in Polizia, poi l’arrivo della seconda, verso il sacerdozio. Il tutto in un paese della provincia di Cosenza.
Sono passati ben 20 anni da quando Ernesto è in Polizia: è un ispettore e svolge regolarmente il suo lavoro. Ma sente qualcosa dentro di se, qualcosa che continua a chiamare. È Dio, che lo chiama al suo servizio, non più in divisa, ma questa volta con una divisa bianca, quella del sacerdote.
Ernesto lascia tutto ed entra in seminario e, lo scorso 11 febbraio, è stato ordinato sacerdote presso la diocesi di San Marco Argentano – Scalea. La sua ordinazione, avvenuta il giorno della ricorrenza dell’apparizione della Madonna a Lourdes, non è stata un caso. Ernesto, devoto di Maria, ha visto come un segno la sua ordinazione proprio quel giorno.
Da poliziotto a sacerdote
Nato da una famiglia emigrata in Germania, Ernesto entra giovanissimo in Polizia, spostandosi da Reggio Calabria, a Gela, a Messina. Ma l’essere educatore nella sua parrocchia a Scilla, a Dio non è bastato. L’amore di Gesù nei suoi confronti diventa sempre più intenso: “Ogni giorno ero davanti a Gesù Eucarestia in adorazione. In me sentivo crescere sempre di più il desiderio di servirlo e, grazie alla mia guida spirituale, questa vocazione è cresciuta pian piano nel tempo” – ha dichiarato don Ernesto.
Nel 2011 l’inizio del suo cammino al seminario di Reggio Calabria, fino all’ordinazione di quest’anno: “Ai giovani che vogliono intraprendere questo cammino, dico di non aver paura. Siate felici di donare la vostra vita a Cristo e avere il cuore pieno di lui” – conclude don Ernesto.
L’intervista a TV 2000 – Video
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: avvenire.it