Ero Disperata comincio a pregare la Madonna: “Non pensavo che Alessandro si salvasse”

La Madonna interviene nella vita di Alessandro 

Era il 2008 quando il figlio Alessandro ha avuto un incidente con il paracadute ed ha rischiato di morire: “Ricevo una telefonata da un amico di mio figlio Alessandro… Ale è precipitato con il paracadute da un’altezza che stimano dai 35 ai 50 metri, è stato portato con l’elisoccorso all’ospedale Maggiore di Bologna, è gravissimo… sta morendo!”. La donna avverte il marito ed i due si fiondano in macchina alla volta di Bologna (impiegando solo 50 minuti per arrivare nella città emiliana da Brescia). Qui i medici dicono loro che il figlio ha poche speranze di sopravvivere e che, anche quando ci riuscisse, rimarrebbe in stato vegetativo.

La donna, che si definiva atea e non aveva alcun rapporto con la Chiesa, si mette a pregare giorno e notte, quindi al terzo giorno di ricovero del figlio scopre l’esistenza di una Cappella e decide di andare a pregare la dentro, in ginocchio di fronte al ritratto della Madonna: “La prima volta che mi sono inginocchiata in preghiera davanti a Lei, ho sentito….non so cosa potesse essere, non una voce, non un pensiero, ma ho sentito queste parole: ‘Le tue braccia non sono vuote!’”. Alessandro si riprende, ma i medici dicono alla donna che l’eventuale risveglio comporterà uno stato vegetativo. I due genitori decidono di portarlo alla ‘Casa del Risveglio‘ di Bologna, dove la donna vive insieme al figlio per tre mesi.

Una mattina, però, sente l’esigenza di andare a Medjugorje, non ne conosce il motivo, non sa nulla di quel posto, ma sa che deve andarci, così lo comunica al marito ed il giorno seguente si trova su un volo per Dubrovnik e poche ore dopo si trova nel paesino bosniaco. Non conoscendo nulla di quella realtà, la donna rimane a pregare da sola finché l’ultimo giorno una signora anziana non le spiega il perché Medjugorje è un posto tanto ambito dai pellegrini: “La Gospa pensa sempre a tutto! Così mi fa incontrare un signora anzianissima piccola, esile e gentilissima che nelle ultime ore dell’ultimo giorno del mio pellegrinaggio mi fa conoscere tutto ciò che c’è da sapere ! GRAZIE GOSPA! Da allora non riesco a stare lontana per più di tre mesi! E’ l’unico posto in cui voglio stare! Ho mantenuto la promessa, sono andata a Lourdes, ma a Medjugorje la Madonna è VIVA davvero!”.

Piano piano Alessandro e tornato a muoversi e quattro anni dopo l’incidente ha ripreso a camminare senza l’ausilio di un bastone. L’unica cosa che non riesce a fare è parlare, ma può comunque comunicare grazie all’ausilio di una tavoletta con sopra le lettere dell’alfabeto.

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