Di fronte al male che imperversa, non c’è alcun dubbio: c’è bisogno soprattutto di un’arma per non soccombere.ì
Con il Covid che imperversa in tutta Europa, quindi, bisogna passare più che mai alla preghiera. Va in questa direzione la bella iniziativa del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa.
I vescovi europei, infatti, hanno deciso di dare vita a una catena di preghiera in tutta Europa, a partire dal Mercoledì delle Ceneri e per tutto il periodo quaresimale. In un periodo in cui la fede e la preghiera sembrano sempre più eclissate e lasciate scomparire dall’orizzonte quotidiano della popolazione, richiamare i cattolici e il popolo europeo alla preghiera diventa così un segno di grande luce e speranza.
Il centro dell’iniziativa sarà volto a ricordare le oltre 770.000 persone che nel nostro continente sono morte a causa della violenza dirompente del Covid-19. In questo modo la Chiesa europea intende “ribadire la vicinanza della Chiesa a tutti coloro che lottano a causa del coronavirus: le vittime e le loro famiglie, i malati e gli operatori sanitari, i volontari e tutti coloro che sono in prima linea in questo momento così delicato”.
Il card. Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi europei, ha rafforzato il concetto con un video-messaggio spiegando come è nata l’importante e necessaria iniziativa di preghiera. “Abbiamo valutato insieme l’opportunità, anzi il dovere di ricordare nella santa messa le vittime, le tantissime vittime della pandemia”, ha spiegato il cardinale, arcivescovo emerito di Genova e per diversi anni alla guida della Chiesa italiana.
Bagnasco ha così spiegato che “ogni Conferenza episcopale d’Europa si è impegnata nell’organizzazione di almeno una messa: sarà come creare una catena di preghiera, una catena eucaristica in memoria e in suffragio di tante persone. In questa preghiera vogliamo anche ricordare le famiglie che hanno subito dei lutti e tutti coloro che ancora in questo momento sono colpiti dal morbo e sono incerti sulla propria vita”.
L’iniziativa coinvolgerà quindi tutte le Conferenze episcopali d’Europa anche nella logica delle singole nazionalità e all’interno di un calendario che a accompagnerà la vita delle Chiese per tutto il periodo quaresimale ovviamente a partire da domani, mercoledì delle Ceneri.
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Ad esempio, il 20 febbraio si celebrerà una messa nella cattedrale di Banja Luka in Bosnia-Erzegovina, presieduta dal presidente della Conferenza episcopale nazionale, mentre in Spagna accadrà il 23 febbraio, quando a riunirsi sarà il Consiglio permanente della Conferenza episcopale spagnola. Il 25 febbraio toccherà alla Slovacchia, con la messa celebrata da mons. Stanislav Zvolenský, presidente della Conferenza episcopale, il 27 febbraio alla Germania e il 1 marzo alla Scozia.
Il turno dell’Inghilterra sarà il 2 marzo, quando saranno celebrate messe in tutte le diocesi con una particolare diretta streaming dalla cattedrale di Westminster, per la celebrazione presieduta dal card. Vincent Nichols. A Malta ci sarà una diretta streaming il 9 marzo, mentre in Polonia il 15 marzo, quando mons. Stanisław Gądecki, presidente della Conferenza episcopale, celebrerà una messa a Poznan nella cappella dell’arcivescovado.
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Infine in Romania l’appuntamento è per il 18 marzo, mentre nella cattedrale di Mosca il 198 marzo e in Estonia il 23 marzo. Poi via via tutti gli altri Paesi: Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria. Anche l’Italia parteciperà alla fortunata iniziativa. Il 4 marzo infatti, mons. Stefano Russo, segretario della Cei, celebrerà una messa a Roma, nella cappella della Conferenza episcopale.
Partecipando in questo modo a quella che vuole essere “un segno di comunione e di speranza per l’intero Continente”. “Noi vescovi d’Europa siamo tutti uniti accanto alle nostre comunità cristiane, ai nostri sacerdoti, grati a tutti coloro che continuano a dedicarsi alle persone più bisognose”, ha concluso Bagnasco. “Per sostenere con la nostra parola e soprattutto con la nostra preghiera il loro impegno affinché possiamo guardare insieme ad un futuro migliore”.
Giovanni Bernardi
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