Evangelizzare attraverso i fumetti? E perché no? Un giovane cartoonist cattolico pubblica sui social dello storie che avvicinano a Cristo.
L’evangelizzazione è uno dei modi più belli quanto importanti per invogliare e invitare tanti lontani dalla Chiesa ad avvicinarsi a Cristo. Farlo in modo convenzionale, però, non è sempre producente. Un giovane, di soli 20 anni, ha deciso invece, di “utilizzare un metodo” diverso dal solito, forse più vicino ai giovani ma, comunque, d’efficacia e d’effetto.
Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme: rimarremo senza fiato.
La storia che stiamo per raccontarvi è quella di un ragazzo di soli 20 anni che ha deciso di dare una svolta alla sua vita in una maniera non del tutto convenzionale: usare il proprio talento per diffondere la fede in Dio in una maniera unica. Intervistato dal sito Churchpop, Joshua Masterson (questo il nome del giovane) ha presentato le sue opere d’arte.
Si tratta di fumetti. Ma non del classico fumetto o dei manga giapponesi, così tanto di moda e in voga fra i giovani, quanto di fumetti che abbiano al centro temi quali la fede, la speranza e un modo diverso di guardare al futuro.
“The Catholic Cartoonist” è il nome che Joshua usa per il proprio account Instagram che, dal solo mese di aprile del 2022, ha totalizzato più di 27mila follower e quasi 400 post. Cosa presenta il giovane a chi lo segue sui social? Dei veri e propri cartoni animati a fumetti. Apparentemente, tutti direbbero: “E cosa c’è si straordinario? Anche gli altri fumetti lo fanno”.
No, quelli di Joshua sono particolari, a partire dai personaggi protagonisti. Alla base dei suoi fumetti ci sono trame divertenti con chierichetti, cenni ai santi e padre Otto, un prete biondo che incontra il caos quotidiano della vita che lo circonda. Ma non solo sorrisi e battute: ci sono alcuni fumetti che, invece, raccontano di temi anche seri come, ad esempio, la Chiesa mondiale, feste e momenti di catechesi.
L’arte del disegno e del fumetto Joshua ha iniziato a “praticarla” fin dalla tenera età, anche se non ha mai frequentato una scuola d’arte o di disegno. La sua, però, è da dire che è sempre stata una famiglia di artisti: “Ho sempre avuto un talento nel disegnare cartoni animati e inventare personaggi. Intorno al 2022 ho attraversato un periodo della mia vita di discernimento, pensando: ‘Qual è la mia vocazione? Cosa farò della mia vita?‘” – ha spiegato il ragazzo nella sua intervista.
Forse poteva diventare sacerdote, ma ha capito che quella non era la vera strada che Dio aveva scelto per lui. da lì, l’intuito per il disegno: “Come artista cattolico, percorri il viale delle belle arti, dei mosaici e dei dipinti nella chiesa. Quindi inizialmente non avevo pensato di realizzare cartoni animati cattolici, ma ho capito che c’è qualcosa di speciale qui – una nicchia – è qualcosa che mi piace fare. Ho iniziato a condividere i miei disegni con la mia famiglia e poi con la mia parrocchia, tutti lo adoravano” – continua a raccontare.
Nei suoi fumetti c’è sempre qualcosa di molto familiare che non si allontana dalla sua quotidianità: “[…] Vado a messa il più spesso possibile. Ho cominciato a servire all’altare all’età di sei o sette anni e ho continuato fino ad oggi, ora come capo chierichetto” – conclude, spiegando perché, molto spesso, i protagonisti dei suoi fumetti sono proprio i chierichetti.
I suoi “The Catholic Cartoon” vengono pubblicati più volte a settimana su Instagram, anche se di solito si punta a un post quotidiano.
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