Martina è una bambina come tutte le altre, frequenta la classe quinta elementare, tutti la descrivono come una studentessa modello, educata e preparata, e insieme ai suoi coetanei desidera divertirsi e giocare come è giusto che sia alla sua età. Ma i suoi sogni nel cassetto sembrano infrangersi con un evento improvviso quanto inaspettato. Infatti Martina fidanzatina di Orazio solo di tre anni più grande di lei dal quale udite udite aspetta un figlio. No non è uno scherzo, o una burla, è una realtà.
I genitori della bambina sono rimasti shoccati dalla notizia, ed in modo particolare la madre che ancora non riesce a capacitarsi come tutto ciò sia potuto accadere: “Abbiamo sbagliato qualcosa come genitori. Non è possibile”. Ma la bambina non ci sta, sembra decisa e consapevole della sua scelta, tanto da aver addirittura paventato un possibile matrimonio con Orazio, il ragazzino, di soli tre anni più grande di lei, padre della creatura che ella porta in grembo.
“Mamma, non ho fatto un errore” continua da giorni a ripetere Martina “Ho fatto quello che mi andava di fare. Orazio io lo amo e un figlio, un bambino piccolo è una cosa bella”. Martina, forse, ancora non si rende conto di quante responsabilità comportino un neonato, ma sembra decisa comunque a tenere il piccolo.
Nella sua scuola di Martina non si parla d’altro e il preside Marco Masotti afferma:“Non mi sento di condannare la piccola Martina, brillante studentessa e persona educatissima. Voglio dire che oggi c’è poca informazione e tantissima disinformazione riguardo il sesso e tutta la sessualità in generale. Oggi l’età media del primo rapporto si è molto abbassata, bisogna fare prevenzione fin dalle scuole elementari. I tempi cambiano e se non aggiorniamo anche i sistemi di informazione oltre che i programmi scolastici e di educazione, rischiamo di perdere un’occasione importante”.
I medici che seguono la ragazzina monitorano la gravidanza da vicino giorno dopo giorno. Martina chiamerà il piccolo figlio Leonardo perché, dice, “Leonardo di Caprio è il mio attore preferito”. La storia ha un non so che di commovente comunque, ogni vita rimane sacra dopotutto.
Fonte: ilfattoquotidiano.it