Una ex satanista racconta la storia della sua conversione al cattolicesimo e di come Dio l’abbia liberata dalle catene del demonio.
Esistono autentici “riti” al negativo dove invece di adorare e supplicare Dio si adora e s’invoca l’Anti-Dio: il diavolo, lo spirito del male. Come vuole il satanismo, il culto organizzato e comunitario riservato a quell’angelo decaduto che la Bibbia chiama Satana.
C’è dunque chi si vota consapevolmente all’adorazione del «principe di questo mondo» mentre disprezza apertamente il «Signore della storia»: Cristo Gesù. Il demonio è perciò il principe di tutti gli uomini che rifiutano di sottomettersi a Dio.
Su di loro Satana esercita un potere oscuro: l’angelo caduto conserva integralmente i doni naturali ricevuti dal Creatore, a cominciare dall’intelligenza e dalla volontà incomparabilmente superiori alle nostre, anche se la sua inaudita potenza è controllata da un potere ancora più grande del suo.
Quanto possa essere pericolosa l’azione di Satana quando ci si allontana da Dio arrivando perfino a odiarlo lo mostra la testimonianza di una ex satanista americana. Il suo nome è Betty Brennan, divenuta cattolica grazie a una potenza più grande di quella demoniaca: quella di Dio.
L’odio verso Dio, il canale attraverso cui si fa strada Satana
La testimonianza di Betty – risalente a diversi anni fa – può essere ascoltata in lingua originale dalla sua viva voce su YouTube. La donna racconta di essere nata in una famiglia cattolica di Brooklyn prima di andare a studiare in Europa presso una scuola cattolica dopo la prematura morte del padre (perso a soli dodici anni).
Aiutata dalla fede in Cristo a superare la solitudine e il dolore per la perdita del genitore, Betty riesce a diplomarsi e a fare successivamente rientro negli Stati Uniti. Qui si sposa e ha un figlio che però muore a appena due anni di vita. Il bimbo non sopravvive a una grave malattia al cervello.
Il contraccolpo è devastante per lei: sentendosi abbandonata dal Signore, Betty comincia così a covare una profonda rabbia nei riguardi di Dio Padre. «La mia fede crollò – racconta –, non aveva basi solide». Con questo risentimento verso Dio che le avvelena l’anima, a un certo punto della sua vita Betty – che oltre a insegnare è anche violoncellista in un’orchestra di musica classica – incontra un altro musicista come lei, solo più anziano di età.
Betty scopre che quell’uomo più grande di lei è uno psicologo. Così inizia a confidarsi con lui, pensando di trovare una valvola di sfogo per la perdita del figlio. C’è qualcosa di strano però in quella figura all’apparenza così saggia, aperta e ben disposta verso di lei. A differenza di altri, il musicista-psicologo accoglie infatti di buon grado anche i suoi sfoghi rabbiosi contro Dio sollecitandola anzi a far crescere il suo odio verso il Creatore.
Quella strana “festa” dove si adora il diavolo
Una sera proprio quell’uomo così amichevole nei suoi confronti la invita a una “festa” particolare in un luogo fuori città, in un posto molto nascosto. Una volta lì Betty comprende in fretta il motivo di tanta discrezione. Non deve impiegare molta fantasia per afferrare di cosa si tratta: di una vera e propria messa nera dove si dissacra l’Eucaristia. Capisce anche che il suo “amico” psicologo in realtà altro non è che un gran sacerdote di Satana.
Quel che è peggio, si accorge pure di essere come soggiogata da quell’inquietante rituale. Non può muoversi da quel posto, sente di avere bisogno di quelle persone, percepisce l’oscuro potere che scorre in quel preciso istante. Su di lei cala come una gabbia che la imprigiona vincolandola a una sorta di necessità fisica.
È in questo modo che si lega alla setta satanica, quasi senza rendersene conto. Una setta dove Betty fa “carriera” arrivando, parole sue, «nelle alte sfere». In alcune occasioni, racconta, si celebravano anche sacrifici umani (ai quali spiega di non aver mai preso parte però). Da notare, spiega poi la donna, che i satanisti conoscono benissimo il valore dell’Eucarestia dato che riescono a riconoscere la differenza tra un’ostia consacrata e una non consacrata. Al punto che il satanista saprebbe riconoscere l’ostia consacrata anche in mezzo a un migliaio di ostie che non lo sono.
Betty inizia così quella che definisce «una doppia vita». Non smette di andare a Messa la domenica insieme al marito e ai figli, senza però riuscire a rimanere in chiesa durante la seconda parte della celebrazione. «Non appena cominciava la Liturgia della Santa Eucaristia cominciavo a sudare, provavo odio e al tempo stesso senza rendermene conto avevo paura della reale presenza di Cristo nell’Eucarestia e ero sempre costretta a uscire con qualche scusa dalla chiesa».
Il primo incontro col Rinnovamento nello Spirito
Un giorno un’amica di famiglia le chiede di accompagnarla a una Messa del Rinnovamento Carismatico. Betty accetta anche se intimamente si considera un’avversaria di Dio («Per me era soltanto una sfida contro Dio»).
Va diverse volte a quelle Messe del Rinnovamento. E ogni volta al momento della liturgia eucaristica si sente male: suda, è costretta a uscire. Inoltre accadono cose insolite in sua presenza: le luci della chiesa si spengono all’improvviso, la corrente viene a mancare e il sacerdote deve continuare a dire Messa a lume di candela.
Non è un caso: “qualcuno” dentro di lei fa uso di particolari poteri per disturbare la celebrazione. Ma quei poteri – evidentemente medianici – stanno anche distruggendo la vita di Betty.
L’ultima volta che la donna prende parte a una delle Messe del Rinnovamento si sente paralizzata e in preda al terrore dinanzi all’Eucarestia. Fugge dalla chiesa di corsa, infuriata, letteralmente volando sulle scale, tanto da andare a sbattere contro un sacerdote che le stava risalendo.
Il potere liberante dell’Eucarestia spezza le catene di Satana
È un incontro provvidenziale, perché quel sacerdote è un esorcista. Il ministro di Dio si ferma un attimo a fissare Betty: la vede sudare, la sente gridare. E capisce. Così dice, rivolgendosi alla presenza oscura che c’è in lei: «Dimmi chi sei, nel Nome di Gesù!».
Da lì in avanti Betty dice di non ricordare più nulla, se non la fatica con la quale il sacerdote e altre persone cercavano di trattenerla da quella rabbia distruttiva che usciva da lei sotto forma di forza disumana.
Fu in quel momento che cominciò il cammino di guarigione e liberazione che l’avrebbe portata alla conversione a Cristo e a far parte del Rinnovamento Carismatico. È attraverso la Presenza reale nella Santa Eucarestia che Dio ha manifestato il suo amore a Betty.
È davvero così: lo spirito del male è una potenza di caduta che tuttavia nulla può davanti alla potenza di salita di Dio. Nulla può dinanzi alla forza del suo amore liberante per il quale nessuna catena è infrangibile. Nemmeno quella di Satana.