L’aborto è uno dei temi caldi del momento, la società odierna spinge sempre di più verso la concezione che l’interruzione volontaria di gravidanza sia semplicemente un diritto della donna, ma dietro a questo diritto c’è un bivio morale che comporta di prendere una decisione sulla vita o sulla morte di un essere umano. Si fa presto a dire che dopo aver subito un aborto la vita continua tranquillamente, nella maggior parte dei casi una simile decisione comporta una lunga e profonda sofferenza che non può essere estirpata nemmeno dallo scorrere del tempo.
A dimostrazione di quanto vi stiamo dicendo vi portiamo la testimonianza di una ex modella colombiana che dopo l’aborto ha deciso di abbandonare il mondo frivolo della moda per una vita senza luci della ribalta, ma ricca di valori morali. Amanda Rosa Perez è una ragazza di bell’aspetto che, come tutte le sue coetanee dotate di una cerca avvenenza, sogna un futuro tra passerelle e set cinematografici. Il sogno di Amanda si avvera, sin da giovane età diventa una top model e si trasferisce negli states, base dalla quale viaggia anche nel vecchio continente per sfilare nelle passerelle più importanti del mondo (Parigi e Milano).
Presto si accorge, però, che quel mondo è vuoto e che per mantenere un lavoro all’interno di quell’industria bisogna attenersi a delle regole ferree che comportano una perdita della propria identità. Così, giorno dopo giorno, Amanda diventa un soggetto omologato al sistema che da importanza solo ai dettami imposti dai committenti ed ai giudizi interessati delle persone che le stanno attorno. Amanda confessa che ad un tratto si è sentita priva di ogni sentimento, aveva tutto, soldi, fama e continue opportunità di lavoro, ma questo non le bastava per sentirsi soddisfatta.
Il sentimento di insoddisfazione si è tramutato in aggressività passiva: “Ho iniziato a cedere alla superbia e alla vanità. Il mio cuore ha iniziato a riempirsi di odio e vendetta”, quindi è subentrata la depressione combattuta con alcol e droghe. Amanda spiega che non riusciva ad uscire da questo circolo vizioso e che, come molte colleghe, lo ha fatto solo dopo aver toccato il fondo: “Ho abortito e questo ha segnato la mia vita, per questo sono qui a condividere la mia testimonianza”. Il dolore per aver spezzato una vita era così forte che la modella ha cercato persino di suicidarsi, pur di non provare più quell’atroce sofferenza interiore.
Amanda era una donna sola che si sentiva schiacciata dalla paura, che non riusciva a percepire amore intorno a se e questo l’ha portata ad effettuare scelte errate: “Senti che la vita ti crolla addosso, che non ce la farai, non mi sentivo sostenuta. Mi mancavano amore e comprensione”.