Tra pornografia e demonio c’è un legame molto più stretto di quanto si possa immaginare. A confermarlo è l’esorcista dell’arcidiocesi di Washington.
Nel dibattito scaturito sulle parole del Papa ai seminaristi romani, un sacerdote tedesco ha espresso una posizione diversa da quella di Francesco, che invece un presbitero americano ha difeso con forza.
Può un video a luci rosse dare “sollievo” alla vita di coppia?
Nel corso di un’udienza concessa ai seminaristi della Diocesi di Roma, lo scorso 24 ottobre, il Santo Padre aveva denunciato il fatto che il vizio della pornografia sarebbe diffuso persino tra “preti e suore”.
In quell’occasione il Santo Padre aveva ammonito: “Il cuore puro, quello che riceve Gesù tutti i giorni, non può ricevere queste informazioni pornografiche”. Aveva quindi esortato chiunque riceva immagini di quel tipo a “cancellarle”, perché “il diavolo entra da lì” e “indebolisce il cuore sacerdotale”.
Intervistato da Katolisch.de, il sacerdote tedesco Hermann Backhaus aveva replicato alle affermazioni di papa Francesco, dicendo che associare la pornografia a temi demoniaci sarebbe un’“esagerazione spirituale”.
Secondo Backhaus, vi sarebbero “effetti positivi” nel consumo di prodotti pornografici che, a suo dire, darebbero un “sollievo” alla vita di coppia. In quest’ottica, “associare il diavolo alla pornografia è un’affermazione molto forte”, aveva detto, dissentendo dal Papa.
Ecco cosa distrugge i matrimoni
Decisamente più in linea con le posizioni del Santo Padre è monsignor Stephen Rossetti, 71 anni, psicologo, sacerdote dell’arcidiocesi di Washington ed esorcista, che, intervistato da Catholic News Agency, ha dichiarato: “Una dipendenza dalla pornografia, come ogni peccato grave, rappresenta un’apertura al demoniaco”.
“Non è mai una buona cosa utilizzare le persone come oggetti sessuali, come fa l’industria del porno”, ha sottolineato l’esorcista, aggiungendo: “Un’abitudine al porno può aprire la porta all’escalation della disfunzione sessuale”.
Monsignor Rossetti ritiene che “la dipendenza dalla pornografia può distruggere i matrimoni” e “distorcere la sessualità di una persona”. I contenuti pornografici finiscono per “danneggiare gravemente l’utente” e foraggiare “un’industria da miliardi di dollari che sfrutta le persone, soprattutto donne e bambini”, ha rimarcato l’esorcista dell’arcidiocesi di Washington.
Sul tema della pornografia, la visione del Papa e quella di Rossetti sono sorprendentemente in linea con le recenti dichiarazioni-choc dell’ex pornoattore Rocco Siffredi, che aveva definito la dipendenza dal sesso come “il diavolo”.
Sui social per evangelizzare
Monsignor Stephen Rossetti è fondatore e presidente del St. Michael Center for Spiritual Renewal, un ministero specializzato nella guarigione di coloro che hanno bisogno di liberazione.
L’esorcista italo-americano ha recentemente aperto un proprio profilo TikTok, preoccupato per la massiccia diffusione di contenuti e hashtag, particolarmente nocivi per la stabilità psicologica dei più piccoli.
“Molti giovani non vanno in chiesa, non sono catechizzati e quindi vagano in un territorio pericoloso”, ha dichiarato a riguardo monsignor Rossetti a Catholic News Agency. Il sacerdote ha quindi iniziato diffondere brevi video sulle verità della fede cattolica, anche le più scomode.
Su Facebook, monsignor Rossetti ha superato i 3400 followers, che salgono a 48.890 su Instagram, mentre su TikTok sono intorno ai 4000. Un paio di video sul tema I demoni possono leggere le nostre menti? e Che aspetto hanno i demoni?, hanno sfiorato le 100mila visualizzazioni ciascuno.
“I demoni non possono leggere le nostre menti, né possono vedere il futuro”, spiega Rossetti. Essi sono “intellettualmente molto brillanti”, eppure “sono stupidi perché non hanno saggezza”. I demoni, aggiunge l’esorcista, “sono come un super computer. Possono vedere cosa sta succedendo e possono indovinare cosa stai pensando, in modo molto accurato”.
L’esorcista si è detto molto soddisfatto della risposta che stanno riscuotendo i suoi contenuti sui social. “Abbiamo scoperto – dice – che i giovani sono interessati a questo genere di cose e questo ci dà la possibilità di entrare in contatto con quel contesto e di evangelizzarlo”.
“Non c’è dubbio”, ha riscontrato, che i video più cliccati sono quelli contenenti le parole “satana” o “demonio” nel titolo. Ciò aiuta ad “attirare l’attenzione”, tuttavia “se ascolti effettivamente i video, vedrai che alla fine il Signore trionfa e che Gesù scaccia Satana”, conclude monsignor Rossetti.