La Faac è una delle aziende bolognesi di maggior spessore internazionale e con il maggiore fatturato, dal 2012 ad oggi la sua gestione è stata affidata alla Diocesi di Bologna. La decisione insolita è stata presa dal proprietario dell’azienda, il quale ha indicato come beneficiaria della propria quota di maggioranza Curia bolognese. All’epoca a gestione della diocesi c’era il cardinale Caraffa, il quale vide in questa inattesa donazione un’occasione per fare del bene. Caraffa ha istituito un trust di tre professionisti – Andrea Moschetti, Bruno Gattai e Giuseppe Berti – per la gestione e la crescita dell’azienda in campo nazionale ed internazionale e, dopo aver risolto le dispute con i familiari e liquidato i soci di minoranza, acquisisce il pieno possesso dell’azienda nel 2014. Al termine di quell’anno l’azienda ha 1000 dipendenti e 284 milioni di fatturato.
Nel 2015 il cardinale Caraffa viene sostituito da Matteo Zuppi, il quale decide di mantenere il trust di dirigenti istituito dal predecessore e di perseguire la stessa linea aziendale. Come viene spiegato in un video speciale sulla storia della Faac da Milena Gabinelli, in questi anni i dipendenti (tutti italiani) hanno avuto assicurato il lavoro con un contratto a tempo indeterminato, una polizza assicurativa e 3 settimane di campo estivo gratuito per i dipendenti residenti in Italia. Gli utili ricavati dalla gestione rimangono all’interno dell’azienda per essere investiti in ricerca e sviluppo, questo ha permesso alla Faac di controllare 42 aziende in giro per il mondo, registrare 43 brevetti innovativi, aumentare il numero dei dipendenti fino a 2500 ed il fatturato fino ai 428 milioni per un guadagno netto di 43 milioni.
Dal 2014 ad oggi 5 milioni di ricavato vengono girati alla Curia. Con questo denaro la Diocesi di Bologna cerca di migliorare le condizioni di vita degli italiani: 1,5 milioni di euro vengono devoluti alla Caritas per aiutare le famiglie in difficoltà (vengono pagati affitti e bollette), ad oggi sono state aiutate 16 mila persone; un altro milione è stato destinato ai progetti in collaborazione con il comune di Bologna (borse di studio, finanziamento di Startup), un milione viene diviso tra aiuti a famiglie con bambini disabili e doposcuola nei paesi montani. Il restante milione e mezzo è destinato al finanziamento di progetti meritevoli.
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Luca Scapatello
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