Un uomo di grande successo nello sport che racconta il suo rapporto intimo con la fede e la sua devozione alla Vergine Maria.
Fabio Capello è, da sempre, uno degli allenatori più amati e conosciuti del calcio italiano ed internazionale. Un uomo che abbiamo imparato a vedere sempre “legato a un pallone”,
Una educazione religiosa solida, ricevuta da suo padre. Ma in pochi sono coloro che conoscono la sua devozione alla Vergine Maria: “La Madonna è la bontà assoluta”.
Fabio Capello è, da sempre, uno degli allenatori più amati e conosciuti del calcio italiano ed internazionale. Un uomo che abbiamo imparato a vedere sempre “legato a un pallone”, ma in pochi sanno che ha un rapporto particolare ed importante con la fede e con la Vergine Maria.
“Sono molto devoto alla Madonna. Una devozione che, insieme alla processione a Barbana, ho trovato in famiglia fin da bambino” – racconta.
Ed infatti, come racconta anche in un’intervista al settimanale “Maria con te”, sin da bambino ha ricevuto una solida educazione religiosa. Oggi il suo rapporto con Dio è spontaneo: “Ho una fede che arriva dall’alto e da dentro. È una cosa molto istintiva, sempre presente nella mia quotidianità […] Mi pongo tante domande, nella fede ho sempre trovato le risposte che cercavo”.
Da sempre ha cercato di non interrompere mai il suo rapporto con Dio: “Ho sempre cercato, prima da giocatore e poi allenatore, di essere il più possibile fedele all’appuntamento con l’Eucarestia” – confida Capello.
Ma è la devozione alla Madonna quella più sentita. Il suo esser legato al Santuario dell’Isola di Barbana, nella laguna di Grado, dove ogni anno si recava in pellegrinaggio con la moglie e i figli: “È uno dei più antichi santuari mariani al mondo. Al termine della tempesta, un’immagine della Madonna trasportata dalla furia delle acque venne ritrovata sull’isola ai piedi di un olmo, nei pressi di una capanna dove abitavano due eremiti.
Il patriarca di Grado come ringraziamento alla Vergine per aver salvato dalla mareggiata la città fece erigere in quel luogo la prima chiesa” – racconta nell’intervista – “La Madonna è la bontà assoluta, la mamma che non riprende mai nessuno dei suoi figli”.
Una fede che viene dalla famiglia e che, oggi, cerca di mantenere sempre viva: “Oggi secondo me sarebbe utile ripensare al valore intimo del silenzio e del raccoglimento che, anche a Messa, purtroppo si è un pò perso.
Le nostre liturgie a volte sembrano quasi degli show che devono far scalpore per tenere alta l’attenzione dei più giovani. Per carità, io ho i miei anni e questa è una visione più tradizionalista. Ma credo si dovrebbe vivere di più l’essenzialità del rito” – conclude.
Fonte: aleteia/genteveneta
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ROSALIA GIGLIANO
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