La scomparsa di Fabrizio Frizzi ha commosso molti protagonisti del mondo dello spettacolo che non hanno potuto fare a meno di commentare la morte del collega e amico con parole di grande stima nei suoi confronti. Tra questi spicca sicuramente Pupo, il cantante non si discosta dalle parole degli altri e ricorda Fabrizio per com’era umanamente: “Soltanto due anni fa, eravamo insieme qua, alle Cascate del Niagara. Abbiamo condiviso momenti professionali meravigliosi ed altri, privati, in cui mi raccontavi le tue sofferenze e le angosce che gli ipocriti che oggi ti rimpiangono, ti avevano causato. Non ho parole fratello”, scrive l’artista sul proprio profilo Facebook.
Nel commemorare l’amico scomparso Pupo parla di episodi in cui Frizzi ha sofferto per i comportamenti di alcuni dirigenti Rai, molti dei quali oggi lo ricordano con affetto esprimendo una stima che in vita non gli hanno mai concesso.
Pupo racconta lo sfogo di Frizzi alle cascate del Niagara
Il cantante toscano è venuto a conoscenza della morte del conduttore proprio mentre si trovava in tour in Canada, lo stesso luogo che due anni prima aveva fatto da scenario ad uno sfogo di Fabrizio sulle delusioni professionali. Il rimando a quella occasione pubblicato su Facebook ha incuriosito ‘Il Fatto Quotidiano‘ che ha voluto approfondire la questione intervistando Pupo sull’argomento.
Alla domanda sul suo sfogo, il cantante risponde: “E’ un luogo dove eravamo stati insieme qualche anno fa per un evento. Era stata una delle tante occasioni che avevamo condiviso professionalmente e il caso ha voluto che io venissi a conoscenza della sua scomparsa proprio in un posto dove mi aveva raccontato cose particolari anche a livello umano. Nello stare insieme in quei giorni, non avendo altre distrazioni, abbiamo parlato molto intimamente. Una coincidenza, questa, che mi ha portato a sottolineare ciò che mi dà più fastidio in questi momenti: l’ipocrisia”.
Pupo racconta come Fabrizio Frizzi soffrisse molto per la mancanza di rapporti umani all’interno della televisione pubblica, avrebbe voluto essere forte ed avere il coraggio di mettere le cose in chiaro, ma era un uomo riservato che interiorizzava le delusioni e non riusciva ad esternare la rabbia per il trattamento ricevuto negli anni. Per questo motivo Pupo ribadisce che alcuni rappresentanti dei vertici Rai dovrebbero rimanere in silenzio in questo momento: “Soprattutto quella (l’ipocrisia) di molti dirigenti della Rai che umanamente non valgono molto. Prima lo hanno massacrato e adesso lo esaltano. Se Fabrizio Frizzi negli ultimi tempi era tornato in auge, non era stato grazie alla Rai, ma grazie alla generosità di Carlo Conti che lo aveva imposto a L’Eredità”.
Luca Scapatello