Come faccio a spiegare a un bimbo che la Croce è la vittoria di cristo?

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Come spiegare il sacrificio di Gesù?

Quanti di noi saprebbero spiegare con parole proprie e convincenti il significato del sacrificio di Gesù? Quanti potrebbero spiegare ad un figlio il profondo significato di quel gesto il motivo per cui il figlio di Dio ha concluso la sua esperienza sulla terra in quel modo atroce che gli ha comportato sofferenze indicibili?

Credo che chiunque abbia dovuto spiegare al proprio figlio l’immensità di significato che quel gesto ha rappresentato per l’umanità si sia trovato in difficoltà. Facile dire: ”Lo ha fatto per noi, per permetterci di non temere la morte, per salvarci ed aprire le porte del paradiso all’intera umanità”, ma se vi chiedessero, perché proprio sulla croce? Perché in quel modo?Voi come argomentereste?

Per rispondere ad una simile domanda è necessario conoscere a menadito tutte le ultime parole e gli ultimi istanti sulla terrà di Gesù e rifletterci attentamente sopra. Negli ultimi istanti di vita, Gesù si trovava circondato dalle forze delle tenebre, il diavolo aveva tentato di sviarlo dal volere del padre nel deserto offrendogli le più potenti tentazioni a sua disposizione, quelle che nessun uomo comune avrebbe saputo rifiutare, ma la forza di Gesù era tale da resistere a qualsiasi tentativo facendolo diventare vano. In quell’istante, il demonio si accorse che l’unico modo per distruggere l’operato di Gesù sarebbe stato quello di mandagli contro tutte le forze delle tenebre e così fece.

L’ultima sera lo vennero a cercare con spade e catene per porre fine al suo cammino, al suo messaggio e lui li accolse con queste parole: “Come se fossi un ladro siete venuti con spade e bastoni. Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa è l’ora vostra, è l’impero delle tenebre”. L’arrivo dei suoi carnefici avrebbe dovuto sconvolgerlo, farlo tremare ma Gesù consapevole che quello era il suo destino era lucido e decise di sfruttare la situazione per dare qualche consiglio ai suoi discepoli.

Tutto di li a dopo è precipitato velocemente in una catena di eventi inarrestabile come una sfera che viaggia su di  un piano inclinato: la cattura, le torture e la crocifissione fino ad arrivare all’ineluttabile morte. Se la vita di Gesù fosse un racconto di fantasia ci troveremmo davanti alla vittoria del “male” al mostro che distrugge il paladino sovrastandolo con la sua innaturale forza, ma è qui che sta la differenza tra un racconto per bambini e la vita di nostro signore: in quanto figlio di Dio, Gesù avrebbe avuto il potere di sconfiggere i suoi persecutori, avrebbe potuto applicare lo stesso metro di comportamento delle forze delle tenebre e respingerli con la forza, ma quale sarebbe stato il suo messaggio a quel punto? In cosa sarebbe stato diverso da loro? Che esempio avrebbe dato ai suoi discepoli contravvenendo al messaggio di pace e amore che fino a quel momento aveva voluto diffondere per la salvezza della nostra anima immortale?

Gesù è morto in questo modo perché solo così avrebbe potuto salvare l’uomo da se stesso, dai suoi peccati, dalla sua violenza. Ogni istante che passava sulla croce e pativa i martiri diradava le tenebre portando al suo posto la luce. Perdonando i suoi carnefici toglieva potere al loro peccato ed alla morte stessa. La morte in se, seguita dalla resurrezione, stabiliva una volta per tutte l’eterna verità: che Dio ha il potere di dare e ridare la vita.

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