Dopo tutte le polemiche sorte attorno a Facebook, sul finire dello scorso anno riguardo la “promozione” di fake news attraverso ad un algoritmo di condivisione che premiava le condivisioni degli utenti e ad inizio di quest’anno con lo scandalo ‘Cambridge Analytica‘, il social di proprietà di Mark Zuckerberg si sta innovando al fine di rendere più moderata la presenza degli utenti all’interno della sua piattaforma. In questi giorni, infatti, è stata varata e condivisa una nuova politica di ban con nuove regole di comportamento da mantenere se si vuole rimanere all’interno, tra queste ci sono divieti a post violenti e a post che mostrano nudità.
Le nuove regole di Facebook per non essere bannati
La prima importante novità riguarda la cancellazione dei post: a partire da un periodo non ancora stabilito, sarà possibile agli utenti appellarsi alla cancellazione dei post richiedendo l’opinione di un terzo soggetto. Questa possibilità era offerta prima solo in caso di cancellazione di profilo o di una pagina. I post verranno bannati principalmente se incitano alla violenza ed all’odio razziale o se contengono nudità illecite o sfruttamento sessuale nei riguardi di minori. Per quanto riguarda i post violenti, i controllori di Facebook, dunque, vigileranno sui contenuti decidendo di volta in volta se si tratta di espressioni superficiali o se si tratta di pensieri dannosi per la comunità.
Anche nel caso del nudo ci sono circostanze da vagliare, esclusa la nudità di minori e bambini (condannata sempre a prescindere), tutte le altre foto di nudo verranno analizzate e verrà deciso di volta in volta se è il caso che queste rimangano. Qual è il criterio di scelta in questo caso? Verranno in ogni caso eliminate immagini che implicano violenza sessuale, bullismo sessuale, molestia o divulgazione di informazioni personali che possano nuocere alle persone nelle foto (come ad esempio successo per Tiziana Cantone). Anche la nudità di adulti sarà vietata a meno che non si tratti di nudo artistico, però in questo caso non è chiaro quali siano in presupposti per decidere quale sia il nudo artistico o meno.
Luca Scapatello