Ormai è l’oggetto che ci segue ovunque, la nostra vita, possiamo dire, è costantemente attaccata a lui. Non possiamo farne più a meno. Abbiamo mai considerato di farlo benedire?
Il cellulare fa parte della nostra vita. Ci sembrerà strano, ma per intercessione di una particolare Santa, possiamo far scendere la benedizione su di lui.
Un’iniziativa particolare
Benedire il cellulare è possibile? Certo che sì. Potrà sembrarci strana come cosa ma, si può. E c’è una parrocchia siciliana che li benedice in occasione della festa liturgica di Santa Lucia. Siamo a Marsala, nella parrocchia di San Matteo e, proprio ieri, 12 dicembre, i cellulari sono stati benedetti.
Stiamo parlando di uno di quegli oggetti senza i quali non è più possibile vivere senza: la nostra vita, il nostro lavoro e, anche, i nostri affetti sono ad esso legati. Tutti lo portiamo in tasca, lo abbiamo sempre in mano, i nostri occhi sono sempre puntati su di lui. Ma allora perché affidarli proprio a Santa Lucia?
Don Alessandro Palermo, parroco della chiesa, ha dato anche alcuni spunti di riflessione del perché ha preso questa decisione. Partiamo dal concetto di benedire e di benedizione: “Benedire significa “dire bene” di Dio, “dire bene” di tutto ciò che Dio ha creato […] e tutto ciò che ha a che fare con l’uomo e la sua vita. In poche parole significa: fare entrare Dio nella vita” – spiega.
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Don Alessandro: “Ecco perché ho fatto questa scelta”
Quindi la benedizione anche per le cose e gli oggetti connessi alle nostre attività. Ed infatti, come il sacerdote spiega, esiste una sezione del Benedizionale “rivolta agli impianti e agli strumenti tecnologici. Tra questi oggetti ci sono i mezzi di comunicazione. Perché? Perché la Chiesa Cattolica ha avuto sempre passione e attenzione verso tutto quello che riguarda la comunicazione”. Il cellulare fa parte di questa categoria, fa parte della nostra vita, è sempre con noi…quindi la benedizione può esser fatta anche a lui.
Perché la scelta di benedirlo proprio in occasione della festa di Santa Lucia? “Gli occhi e lo sguardo vanno educati, protetti, salvaguardati anche quando guardiamo lo schermo del nostro cellulare” – continua don Alessandro – “[…] Cosa guardo? Cosa mi piace guardare? Cosa desidero quando guardo una persona, una sua foto o un suo pensiero? Si può anche peccare con lo sguardo”.
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La protezione di Santa Lucia
Perché Santa Lucia, protettrice della vista e degli occhi, possa diventare la nostra guida per ciò che guardiamo e per come usiamo i nostri cellulari. Sono dispositivi che ci hanno catapultato avanti nel mondo della comunicazione ma, sotto certi versi, sono stati anche la porta aperti verso i pericoli, in particolare per i più giovani.
“Occorre, infatti, assumere uno sguardo educato che ci permette di fare un uso corretto e positivo dei nostri smartphone e tablet. Ecco perché, io, gli voglio benedire” – conclude il sacerdote.
Fonte: aleteia
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