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Fase tre, ci siamo: quali saranno le regole da rispettare dal 3 giugno

Finalmente lasciata alle spalle la necessità dell’autocertificazione, resta l’obbligo delle mascherine e di consumare ai tavoli entro un certo tempo.

Ecco quali sono le regole della cosiddetta fase tre anti-coronavirus, che come ripetuto altre volte non sarà un tana libera tutti ma resteranno tutta una serie di regole e divieti ben precisi da rispettare, sperando che presto la pandemia possa diventare solo un lontano ricordo.

Tutte le norme da rispettare a partire dal 3 giugno

Tra le cose che non si potranno fare, ci sarà infatti il divieto di togliere le mascherine. Non sarà cioè possibile stare nei luoghi al chiuso ma accessibili al pubblico senza indossare la mascherina, in qualsiasi caso.

Saranno poi vietati baci e abbracci. Strano pensare che un momento così intimo possa essere normato da un’autorità esterna, eppure questa è la realtà che ci apprestiamo a vivere. Per questo saremo chiamati quantomeno a rivedere alcune di quelle che sono le nostre abitudini.

Niente baci e abbracci. Dovremo cambiare stili di comportamento

Non ci sono infatti allentamenti su ciò che riguarda i contatti fisici con l’arrivo della fase tre. Resta anche l’obbligo di distanziamento sociale di almeno un metro. E anche la quarantena per i contagiati resterà ovviamente obbligatoria.

Chi ha un’infezione da coronavirus sarà chiamato a restare in casa. Lo stesso per chi ha problemi improvvisi di natura respiratoria o chi presenta una febbre superiore a 37.5 gradi.

Foto Claudio Furlan – LaPresse

Dopo le immagini di assembramenti, vietata la movida

La cosiddetta movida, dopo tutti i ripetuti allarmi di sindaci e governatori alle prese con gli assembramenti nei territori da loro amministrati, non sarà possibile. Gli assembramenti sono ancora vietati su tutto il territorio nazionale, quindi si prevedono multe salate per chi non rispetterà queste regole.

I bar sono infatti gli osservati speciali, e non sarà possibile fare consumazioni a qualsiasi ora del giorno. Si tratta infatti dei luoghi solitamente più frequentati nelle città, e la possibilità di consumare ai tavoli sarà valida solo fino a una certa ora.

Bisognerà ancora aspettare per centri estivi, cinema e teatri

Non riaprono ancora nemmeno i centri estivi. Tutto sommato, basterà aspettare ancora qualche giorni, perché dal 15 giugno ripartiranno anche i centri estivi.

Nella stessa data è prevista anche la riapertura cinema e teatri. Bisognerà tuttavia mantenere sempre il rispetto della distanza di un metro per personale, spettatori, il cui numero massimo sarà di mille per gli spettacoli all’aperto e di duecento per quelli al chiuso, per singole sale.

Ricominciano gli spostamenti tra le Regioni

A partire dal 3 giugno sarà poi finalmente possibili spostarsi tra le diverse regioni italiane, senza nessuna giustificazioni. Anche se, ci tiene a precisare la Presidenza del Consiglio, gli spostamenti “potranno comunque essere limitati, solo con provvedimenti statali (decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o ordinanze del Ministro della salute), in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree”.

I viaggi all’esterno saranno concessi solamente per alcuni Stati in particolare. Cioé: Stati membri dell’Unione europea; Stati che fanno parte dell’accordo di Schengen (gli Stati non Ue che aderiscono all’accordo sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera); Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.

Riaprono i confini, ma solo di determinati Paesi

Stando alle indicazioni della Presidenza del Consiglio, “le persone che entrano o rientrano in Italia da questi Paesi, non saranno più sottoposte a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni, a meno che non abbiano soggiornato in Paesi diversi nei 14 giorni anteriori all’ingresso in Italia”. Mentre per tutti gli altri Stati non presenti nell’elenco, “continuano ad applicarsi le stesse regole che fino al 2 giugno valgono per tutti gli spostamenti da e per l’estero”.

Cade quindi anche l’obbligo della quarantena di 14 giorni per i cittadini stranieri provenienti dai Paesi Schengen e dalla Gran Bretagna. Mentre invece per tutto il resto dei cittadini europei, questo obbligo cesserà di esistere solamente a partire dal 15 giugno.

Giovanni Bernardi

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