Prima dell’arrivo della fase tre, il coronavirus ha messo a soqquadro molti aspetti della nostra esistenza, a partire da quello psicologico.
Ora, con la ripresa delle attività, che per molte persone sarà comunque da remoto, è arrivato il momento di ritrovare anche la giusta serenità. Tra i sintomi che si sono verificati con maggiore frequenza in queste settimane, ci sono: difficoltà a dormire, stress, ansia, paura generali e catastrofiste, angoscia per il futuro, stress per il lavoro da casa, talvolta determinato da elementi negativi come un cattivo ambiente di lavoro.
Troppo spesso, le persone hanno sottovalutato questi sintomi, considerandole meno gravi delle notizie che ci arrivavano dall’esterno riguardanti ad esempio la pandemia e il rischio di contagio. Il risultato però ha determinato effetti molto negativi sulla salute pubblica generale.
Ora, con l’arrivo di quella che viene chiamata fase tre, è giunto il momento di ritornare a dare attenzione al nostro benessere. Per farlo, è fondamentale mettere al primo posto il sonno, recuperando le ore perdute e lo stress dovuto all’eccessivo isolamento nella propria abitazione, con poche ore all’aria aperta.
Avere un buon riposo notturno è infatti considerato come uno dei principali elementi di sostegno alla propria salute. Un altro atteggiamento a cui dare la giusta attenzione è quello di ricercare spesso la luce naturale.
Stare alla finestra anche solo pochi minuti mentre il sole è alto in cielo può essere un toccasana per il nostro corpo e per il nostro umore. Basta una breve esposizione al mattino, e in automatico ci ritroveremo ad essere più svegli e di conseguenza il nostro corpo ci invierà segnali che ci faranno capire al meglio quando lavorare e quando riposarsi.
Importante, inoltre, dividere il tempo di lavoro da quello di riposo. Lavorare da casa infatti può essere tanto comodo quanto stressante. A un certo punto arriva sempre il momento in cui c’è bisogno di staccare. Che diventa un fattore essenziale anche per l’aumento di produttività durante il lavoro.
Essere più produttivi durante il giorno, infine, a catena si ripercorrerà anche sulle ore di sonno notturno. Per questo bisogna anche assicurarsi di avere un’area di lavoro adatta alle nostre esigenze, che considereremo come designata ad accogliere le nostre attività.
Importante poi attenersi sempre alle stesse ore lavorative, per evitare di immergervi la nostra intera giornata. Importante poi stabilire una sorta di “coprifuoco” tecnologico. Diventa cioè necessario, a un certo punto della giornata, spegnere tutti i dispositivi tecnologici.
Per cui la tentazione di lavorare fino a tardi oppure di fare tarda notte davanti al nostro programma televisivo è certamente erronea. Continuare ad esporsi alla luce artificiale alimenta in eccesso la nostra mente, stimolandola spesso con informazioni che possono eccitare, spaventare, o procurare tutta una serie di emozioni esterne che non appartengono alla nostra realtà.
In contrasto a questo elemento, bisogna perciò mettere al primo posto il bisogno di dormire bene, fino a sentirsi più che riposato la mattina seguente. Per questo stabilire che a un certo orario della giornata è necessario distanziarsi dal telefono o dal laptop darà alla propria mente un grande aiuto in termini di tranquillità, permettendo di sentirsi rilassati prima di andare a dormire.
Un’altra abitudine importante è quella di attenersi a orari regolari per ciò che riguarda i pasti. Il lavoro da casa infatti può infatti avere cambiato le nostre abitudini precedenti, specialmente per quanto riguarda i pasti della giornata. Il proprio corpo necessità però di avere pasti regolari durante la giornata, ed è importante cercare di fare del nostro meglio in questa direzione.
Nello stare troppo tempo a casa, il rischio è di fare troppi spuntini, e pieni di zuccheri o grassi. Oppure di eccedere con la caffeina o altri stimolanti, finendo per avere maggiore difficoltà nell’addormentarsi la sera.
I principali problemi del sonno sono poi derivati, in gran parte, dall’ansia e dallo stress. Per questo bisogno munirsi di strumenti utili ad affrontarli nel momento in cui si presentano. Si possono infatti recitare delle litanie, delle preghiere, o ascoltare della musica o dei canti che ci facciano rilassare mettendoci a proprio agio.
Si possono anche intrattenere attività che ci donano un senso di pace e rilassamento. Consapevoli che non c’è niente di strano nel sentirsi turbati dopo questo periodo, per l’appunto, turbolento. I dati dicono che si tratta di uno stato comune a gran parte della popolazione, in quanto l’esperienza del coronavirus è stata sicuramente nuova per la maggior parte delle persone.
Per questo non esiste un modo giusto per reagire. L’importante è trovare la strada del riposo e della serenità, per affrontare al meglio il ritorno alle attività quotidiane che avevamo normalmente prima della pandemia.
Giovanni Bernardi
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