Il 13 ottobre 1917 a Fatima pioveva senza tregua, ma l’intensa pioggia non impedì ai veggenti e a un numero impressionante di persone, di raggiungere il luogo dell’apparizione, la Cova da Iria.
Lucia, Francesco e Giacinta arrivarono verso le undici e mezza, quando ancora la pioggia cadeva copiosa e in certi momenti addirittura torrenziale. Ad attenderli una folla oceanica, fu stimato un numero di circa settantamila presenze quel giorno alla Cova da Iria, tra cui non solo credenti ma agnostici e curiosi, che rimarranno impressionati.
Tra loro anche Avelino de Almeida, direttore del giornale “O Seculo”, fonte autorevole e dichiaratamente anticlericale dell’epoca, che si era recato alla Cova da Iria con l’intento di screditare le apparizioni della Madonna, ma di fronte al miracolo del sole, crollò ogni sua reticenza.
Pochi giorni dopo, il 15 ottobre 1917 uscì il suo articolo in cui, con grande onestà intellettuale, nonostante la sua posizione di partenza, dichiarò l’incredibile avvenimento a cui aveva assistito, insieme a decine di migliaia di persone.
Fatima: il miracolo di cui tutti i presenti sono testimoni
Colpisce la fedeltà dei veggenti che non si lasciarono intimorire dal maltempo e con grande spirito di sacrificio si recarono sul luogo dell’appuntamento. Tanto che nonostante l’insistente pioggia, Lucia a un certo punto, domandò alla folla di chiudere gli ombrelli per recitare il Rosario. E la richiesta fu subito accolta dai presenti. A mezzogiorno la Madonna comparve sul piccolo leccio, come promesso, preceduta come le altre volte da un lampo di luce provenite da oriente. La pioggia cessò del tutto e, ad un tratto il cielo si rasserenò. Inizia il dialogo tra la veggente Lucia e la Beata Vergine Maria.
– Che cosa vuole da me Vostra Grazia? – chiese Lucia.
– Voglio dirti che si faccia qui una cappella in mio onore. Io sono Nostra Signora del Rosario. Che si continui sempre a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i soldati ritorneranno presto alle loro famiglie.
– Avrei molte cose da chiedervi: di guarire alcuni malati e convertire alcuni peccatori, ecc – ancora Lucia
– Gli uni sì, gli altri no. Bisogna che si correggano, che domandino perdono dei loro peccati.
Poi, la Vergine Maria, assumendo una espressione più triste:
– Che non si offenda di più Dio, Nostro Signore, perché è già troppo offeso!
Anche questa volta, durante il colloquio, per tre volte, alla base del piccolo leccio, si formò, visibile alla folla, una nube che si ingrandiva e si sollevava fino a cinque o sei metri di altezza. Per poi dissolversi come se fosse il fumo di un grande turibolo dell’incenso. Quando Nostra Signora si elevò al cielo per allontanarsi, Lucia iniziò a gridare:”Se ne va! Se ne va! Guardate il sole! Comincia per la folla il miracolo del sole mentre invece, e contemporaneamente, per Lucia, Francesco e Giacinta avvengono le tre apparizioni.
Appare San Giuseppe col Bambino Gesù
“Una volta sparita la Madonna nell’immensità del firmamento – racconta Lucia – abbiamo visto vicino al sole, San Giuseppe col Bambino Gesù e la Madonna vestita di bianco con un mantello azzurro. San Giuseppe ed il Bambino Gesù sembravano benedire il mondo con i gesti che facevano con la mano in forma di croce. Poco dopo, scomparsa questa apparizione, ho visto il Signore e la Madonna con un aspetto che dava l’idea di essere Nostra Signora dei Dolori.
E il Signore sembrava benedire il mondo nello stesso modo come aveva fatto poc’anzi con San Giuseppe. Scomparsa questa apparizione mi parve di vedere ancora la Madonna con un aspetto che sembrava Nostra Signora Del Carmelo”.
Il sole gira vorticosamente in cielo
Nel mentre il sole apparve allo zenit, nel cielo senza nuvole, come un disco dal bordo ben netto che è possibile fissare senza danno per gli occhi. Esso ha un colore bianco ben chiaro, con sfumature perlacee, da non confondere con quello di un sole velato. All’improvviso, a tre riprese separate da brevi intervalli, il sole si mise a tremare. Iniziò a scuotersi con movimenti bruschi, a girare su se stesso, come un fuoco di artificio, a velocità vertiginosa. E lanciava intorno fasci di luce abbagliante di tutti i colori dell’arcobaleno, raggi che coloravano la folla.
All’ultima delle tre riprese, dalla folla si alzò un clamore, come un grido di angoscia e di terrore. Il sole, conservando il suo moto vorticoso di rotazione sembrò staccarsi dal firmamento e, color rosso sangue, sembrava piombare verso la terra, scendendo verso destra con movimenti bruschi, minacciando di schiacciare tutti con la sua massa infuocata mentre si sprigionava un calore intenso. Precipitato fin quasi alla linea dell’orizzonte il sole rimontò verso lo zenit, spostandosi verso sinistra, e, infine, si arrestò.
Il percorso complessivo sembrò una specie di ellisse sinuoso. La folla, passato il terrore, si scoprì, con sua grande sorpresa, perfettamente asciutta da fradicia che era. Il miracolo è durato circa dieci minuti e, a differenza da quanto successo per i segni straordinari del 13 settembre, è stato visto da tutti, come preannunciato dalla Madonna. Non solo nella Cova da Iria ma anche a distanza di qualche decina di chilometri, tra cui nei villaggi di Alburitel e di Sao Pedro De Muel.
Il miracolo del sole, visto da una folla di 70.000 persone, tra cui molti curiosi e agnostici, preannunciato già mesi prima, ci appare come il sigillo visibile, tangibile, che Dio ha voluto porre sulle apparizioni di Fatima, per comprovarne l’autenticità e quindi delle profezie, delle promesse, degli avvertimenti importanti che sua Madre è venuta a rivelare affinché i suoi figli credano e raggiungano la Salvezza eterna.