Sono ben ventiquattro i paesi che questo mercoledì si sono al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria presso il Santuario di Nostra Signora di Fatima, in Portogallo.
La consacrazione è avvenuta all’interno di una cerimonia che comprendeva in un primo momento la recita del Rosario, e le litanie in cui è stato chiesto alla Vergine di pregare per gli afflitti. Al termine del quale il vescovo di Fatima, il cardinale Antonio Marto, ha effettuato il rinnovo della consacrazione a Gesù e Maria di Portogallo e Spagna. Aggiungendo in seguito ventidue altri paesi che hanno risposto all’appello diffuso nei giorni precedenti.
Infatti nei giorni scorsi, per rispondere in maniera decisa all’emergenza dovuta alla pandemia del Coronavirus, la conferenza episcopale portoghese ha diffuso l’annuncio della decisione di consacrare nuovamente il proprio paese. Subito dopo è arrivata la richiesta della conferenza episcopale spagnola, affinché il loro Paese venisse consacrato nella stessa liturgia.
In Spagna infatti l’emergenza comincia a diventare problematica quasi quanto in Italia. In quel giorno erano già oltre 3.600 persone ad essere decedute a causa del Coronavirus. Numeri che purtroppo sono in aumento ora dopo ora. In Portogallo, i contagi erano già a circa 3000, con i decessi di circa 50 persone.
I due paesi hanno deciso di estendere la possibilità alle conferenze episcopali di ogni paese nel mondo di accogliere l’invito e aggiungersi alla lista. Così sono arrivate le richieste di altri 22 paesi. Si tratta di Albania, Bolivia, Colombia, Costa Rica, Cuba, Slovacchia, Guatemala, Ungheria, India, Messico, Moldavia, Nicaragua, Panama, Paraguay , Perù, Polonia, Kenya, Repubblica Dominicana, Romania, Tanzania, Timor Est e Zimbabwe.
Purtroppo l’Italia non ha risposto, nonostante in molti abbiano provato a fare appello affinché ci fosse una partecipazione anche del nostro paese.
Il cardinale Marto, vescovo di Fatima, ha così pregato in quell’occasione anche per “i bambini, gli anziani e i più vulnerabili”. E chiesto alla Vergine di Fatima di “confortare medici, infermieri, operatori sanitari e operatori sanitari volontari, rafforzare le famiglie e rafforzarci nella cittadinanza e nella solidarietà”
Un ricordo è andato ai pastorelli di Fatima a cui apparve la Beata Vergine Maria nel 1916 e nel 1917, i santi Francisco e Jacinto Marto. L’influenza spagnola lì colpì entrambi. E il contagio fu per loro letale. Per questo il vescovo di Fatima ha chiesto ai due santi di intercedere per i “così tanti malati che, in questi giorni e in modo profondo, sperimentano la solitudine dell’isolamento a cui sono soggetti “.
Giovanni Bernardi
Fonte: iltimone.it
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