Benedetto XVI ebbe un legame del tutto speciale con la musica, un legame che si instaurò fin dalla tenera età e poi maturato nel corso del suo percorso cristiano. Questo rapporto è stato spesso letto come mezzo di vicinanza a Dio e, non di rado, il Pontefice ha parlato di questo speciale legame.
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Papa Benedetto XVI amava la musica. La sua, da come sappiamo, non era semplicemente una passione legata allo svago e alla cultura. Infatti, più di una volta Joseph Ratzinger ebbe modo di parlare di questo speciale legame con la musica, come di qualcosa che va oltre. Una vera e propria via verso l’eternità, dunque, verso Dio. In tal senso, risulta emblematico un discorso tenuto dall’allora Pontefice durante la cerimonia in cui ricevette il dottorato honoris causa nell’Università dedicata al suo predecessore, Giovanni Paolo II, a Cracovia. Correva l’anno 2015 e, in occasione di questo speciale evento, Ratzinger ebbe modo di manifestare ciò che per lui rappresentava questa magnifica arte e, nello specifico, quelli che per lui erano i luoghi da cui essa proviene.
Benedetto XVI e la musica: il discorso in pubblico
Papa Benedetto XVI parlò della musica come di qualcosa che, effettivamente, ha origine divina. Difatti, in occasione del discorso di ringraziamento per il conferimento del dottorato honoris causa, il Pontefice ebbe modo di dire che la musica scaturisce da tre “luoghi”. Il primo di questi (si parla di luoghi simbolici) è l’amore. Come leggiamo dal Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, l’esperienza dell’amore per Benedetto XVI è fondamentale. Il Pontefice affermò infatti che proprio questa esperienza può spingere l’uomo a “esprimersi in modo nuovo”. Come secondo luogo simbolico, per Ratzinger, vi è la tristezza. Ebbene si, da come apprendiamo, è l’esperienza degli abissi e del dolore che fa schiudere nuove dimensioni della realtà. Anche questo secondo luogo risulta essere molto importante. Infine, Papa Benedetto XVI parlò in maniera più diretta del contatto con il divino.
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Il terzo “luogo della musica per Papa Ratzinger
Per ultimo, ma non per importanza, troviamo un terzo luogo da cui la musica ha origine: il contatto con il divino. L’incontro con Dio è fondamentale. Papa Ratzinger era dunque convinto che anche i primi due “luoghi” avessero a che fare con l’incontro divino, perché “il mistero divino ci tocca”. Ma, nello specifico, come leggiamo dalle sue parole, “Si può dire che la qualità della musica dipende dalla purezza e dalla grandezza dell’incontro con il divino, con l’esperienza dell’amore e del dolore“.
Durante l’esperienza del suo pontificato, dunque, Benedetto XVI incoraggiò molte volte l’uso della musica: sacra e tradizionale, come vero e proprio valore per l’educazione e incoraggiamento per lo spirito.
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