Un’intensa riflessione del Reverendo Padre Angelo dei domenicani mette in luce come la fede rappresenta la vera ancora di salvezza, nei momenti più difficili della nostra vita.
La tematica è molto toccante e la riflessione del Reverendo Padre Angelo mette in luce un aspetto forse troppo dimenticato nella nostra “società smart”: la vita futura alla quale dovremmo prepararci con ardore.
Le parole di Padre Angelo, riportate da Amicidomenicani.it, vogliono dare una risposta alle domande di un giovane aspirante alla vita monastica, che ha da poco perso suo cugino, un giovane di trentatré anni, che lascia, tra gli affetti, la moglie, una piccola bambina e un’altra bimba che ancora deve venire al mondo.
Padre Angelo: riflessioni sulla fede
Una prima riflessione che Padre Angelo ci lascia è questa: un evento drammatico, come la scomparsa prematura di un ragazzo, fa ricordare come noi tutti “non abbiamo di qua un’abitazione permanente”, per cui, “dobbiamo andare in cerca di quella futura”. Questa riflessione, che si apre con le parole di San Paolo, si lega direttamente a quelle parole che Gesù lasciò in dono a tutta l’umanità. Facciamo tesoro di queste parole, riportate da Matteo, nel suo Vangelo.
Le parole di Gesù
Gesù ci lascia detto: “Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato”. Cosa significano queste parole? Il Reverendo Padre Angelo ci dice che quest’espressione può avere anche un altro significato: in qualsiasi momento uno può essere chiamato a lasciare la vita e un altro invece lasciato. Gesù ci dice inoltre di vegliare, perché non sappiamo quando il giorno del Signore verrà. Seppur la morte di un giovane padre ha lasciato dei veri e propri “scossoni” nella vita dei cari, Padre Angelo ci ricorda che Dio non ci ama con il nostro “metro”, ma con quello dell’eternità.
La fede rappresenta la luce
Ancora uno spunto di riflessione, questa volta con gli occhi rivolti alle bambine che hanno perso il loro papà e alla giovane compagna di vita. Resta il dolore immenso resta per la perdita, è vero, ma Dio è Padre, e come tale ama i suoi figli, nonostante in certi momenti tutto sembri buio e senza luce.
La luce è rappresentata dalla nostra fede: solo chi è senza fede rimane nel buio. Nel momento più buio della storia dell’umanità, Gesù saliva sul Calvario e, da un punto di vista umano, quella perdita poteva sembrare “irreparabile”. Ma passò poco tempo e quella tragedia si trasformò in redenzione, in eternità, la morte è uccisa e la vita ha vinto.
Fabio Amicosante
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