La Fede vacilla? Il segreto di Giovanni Paolo II per ritrovarla

Può capitare di trovarsi in periodi in cui la fede vacilla e si vive una crisi nel rapporto con il Signore. Come fare per ritrovarla e rafforzarla sempre di più?

persona in preghiera
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Nella vita può succedere di vivere periodi di crisi di fede in cui essa vacilla e si rischia di non credere nell’esistenza di Dio o nel suo infinito amore. Certamente alla base di una fede che si affievolisce ci sono le tentazioni che il Signore permette proprio affinché essa sia rafforzata.

La fede è senz’altro un dono di grazia, ma la volontà di cui siamo dotati con il libero arbitrio ha un ruolo non di poco conto. È dato di credere, ma è anche una richiesta. Anche nella storia dei santi ci sono periodi di profonda aridità interiore in cui non si sente la presenza di Dio, ma la fede seppur messa a dura prova, può mantenersi viva.

Cosa fare se ci si ritrova in situazioni in cui si è tentati di considerare il Signore distante e disinteressato, di sentirsi abbandonati da lui e soli con le proprie piccole forze? La crisi può essere piccola o di più vasta portata, ma ci sono dei modi per intervenire e non lasciarsi allontanare da Dio.

Come rafforzare la fede quando vacilla

La cosa più importante da fare quando la fede letteralmente vacilla e si rischia di allontanarsi dal Signore è pregare, come insegna anche papa Francesco. Chiedere con forza, intensamente, con un grido del cuore, l’aiuto a Dio.

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Questo atto della volontà, il desiderio di non prendere le distanze da lui, è espressione di una fede che pur in crisi c’è e ha bisogno di essere rafforzata. Il dono di grazia arriverà, il Signore manda il suo Spirito a chi glielo chiede, per cui anche se permette momenti più o meno lunghi di sofferenza interiore, poi libera da tutto questo.

Come il padre del ragazzo con le convulsioni portato davanti a Gesù, che ci racconta il Vangelo di Marco (9, 24), disse: “Credo, aiutami nella mia incredulità“, così è bene pregare e si avrà un cambiamento del cuore.

Pregare quindi è l’azione basilare da compiere. Se la fede è tanto in crisi che non si riesce neppure a far questo è bene farsi aiutare e sostenere. Rivolgersi ad un sacerdote può essere di grande sostegno. Parlare e non chiudersi in se stessi, esternare i propri dubbi, le proprie difficoltà nel credere in Dio e nel suo amore è un primo passo fondamentale.

Circondarsi di persone di fede salda

Un altro elemento che può fornire un enorme supporto è circondarsi di persone dalla fede forte e salda. Si dice che non si ci salva da soli, a salvare è certamente il Signore, che spesso agisce tramite gli altri che abbiamo attorno.

Frequentare persone che amano Dio è un sostegno importantissimo: aiuta a dissipare le tenebre, a guardare le cose con occhi lucidi e limpidi, a contrastare i cattivi pensieri e di fatto le tentazioni che cercano di farci deviare strada e star lontano dal nostro Creatore e Padre.

Quando c’è una crisi di fede è sempre perché non si avverte l’amore di Dio. Questo può passare attraverso coloro che lo amano e arriva anche ai cuori più duri per scalfirli e farli ritornare cuori di carne invece che di pietra.

Oltre a frequentare persone di fede un grosso aiuto arriva dalla lettura degli scritti dei santi, antichi e moderni e dalla conoscenza delle loro vite. Coloro che sono esempi di fede, con le loro storie intessute delle difficoltà umane e illuminate dalla grazia possono aiutare in modo concreto, oltre che con la loro intercessione, anche con la conoscenza di ciò che hanno fatto, detto, sperimentato.

Il segreto di San Giovanni Paolo II per ritrovare la fede

San Giovanni Paolo II, i cui insegnamenti non smettono mai di essere essenziali per la vita cristiana e quindi per stabilire e mantenere una relazione viva e profonda con il Signore, sosteneva che c’è una cosa che può risolvere tutti i problemi umani.

Giovanni Paolo II
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La genealogia divina risolve e può risolvere tutti i problemi umani” affermava. La riflessione sulla genealogia divina ovvero sull’origine dell’uomo da Dio, fatto a sua immagine e somiglianza, è ciò che dissipa ogni tenebra.

Ci si arriva usando la ragione, e la fede può essere in crisi proprio perché non la si usa adeguatamente. Nell’enciclica Fides et ratio il Santo Padre approfondisce accuratamente le dinamiche che portano a Dio attraverso una dote che lui stesso ci ha dato, la ragione.

Osservare con sguardo lucido la realtà e quindi riconoscersi creature, rendersi conto della propria finitezza insieme all’infinito valore della persona, vuol dire riconoscere il Creatore che in Gesù Cristo si è rivelato come amore sconfinato e misericordioso. Come riporta l’enciclica del papa santo, “La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità“.

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