Le apparizioni. Ecco una delle trascrizioni di quello che Gesù e la mistica si dicevano: Venerdì 15
marzo 1996. Ore 7,30. Natuzza riferirà nei giorni successivi che quel giorno mentre si trovava a letto all’improvviso le apparve Gesù vestito di bianco e in una grande nuvola che nunciò rivolgendosi a lei le seguenti parole: “Figlia, questa è la prima caduta, offrila per il mondo intero, pieno di peccati, di orrori, di malvagità. Il mondo intero è sull’ orlo de precipizio e tu stai soffrendo tanto perché il tuo cuore non ha pace. Ti senti sola? Non sei sola, ci sono io con te. Ti sei arresa? Hai detto che mi davi tutto e mi hai dato veramente tutto. Il Cireneo mi ha accompagnato per un giorno al calvario e tu è da una vita. E’ ora che tu ti arrenda e dica basta. Centinaia di migliaia di persone sono venute da te non per portarti gioia ma per scaricare su di te il proprio fardello e tu ti sei fatta carico di grandi sofferenze per sollevare le loro pene, pregando notte e giorno e soffrendo. Dovevi anche badare al tuo corpo ma hai voluto offrire tutto per amore degli altri. E’ ora di dire basta. Non devi essere dura con te stessa. Hai sofferto tutta la vita per i peccatori”.
Martedì 2 aprile 1996. Ore 6. Natuzza racconterà che quella mattina le apparve Gesù che poggiandole più forte corona sulla testa le disse: “Figlia ti volevo risparmiare la corona di spine come ti ho detto tutte le altre volte, ma questa volta lo farò. Sarà l’ultima. Accettala con amore e offrila per gli ammalati che non accettano la loro sofferenza, una sofferenza piccola la vedono grande. Credo che tu puoi essere soddisfatta di una vita intera donata me per il mondo. Non credere che non abbiano ottenuto niente. Parecchi sono migliorati e tanti si sono convertiti. Non credi che per te è una gioia? Quando una persona fa un bene a un’altra persona non può rimproverarsi il bene che ha fatto ma deve dire: “Signore grazie che mi hai dato la possibilità di fare il bene e deve ringraziare anche la persona che gli ha permesso di fare il bene. E’ un bene per l’uno e per l’altro. Ringrazia Dio che nessuno ti ha rifiutato il bene che gli ha fatto. E’ stata una soddisfazione per te e per loro: per te che l’hai fatto e per le persone che l’hanno ricevuto. Sempre si deve ringraziare Dio quando si incontra l’occasione di fare del bene. Non come i sepolcri imbiancati che fanno un piccolo bene e poi se ne vantano. Quello non ha valore. La carità ha valore quando si fa nascosta e si trova l’occasione per farla”.
Documenti eccezionali. I dialoghi tra Natuzza Evolo con Gesù e la Madonna sono dei documenti eccezionali che ci aiutano a comprendere fino in fondo tutta la bellezza e la straordinarietà della missione al servizio degli ultimi e dei sofferenti svolta dalla grande mistica con le stimmate. Una luce continuamente accesa sulle colline di Paravati e che illumina costantemente il cammino dei tanti viandanti alla ricerca di Dio.
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