A bordo di un volo di linea, il personale ha fatto imbarcare anche una “passeggera” molto particolare: la Vergine Maria.
Ecco cosa è successo in questo singolare episodio che appare una piccola manifestazione di quel «divino senso dell’umorismo» che non ci farebbe male riscoprire.
Prendersi troppo sul serio, diceva Fulton Sheen, è uno dei peccati capitali del mondo moderno. «Abbiamo soltanto 5 sensi, ma se ne avessimo anche 55 il più prezioso è quello che il mondo moderno sta rapidamente perdendo, cioè il senso dell’umorismo».
Avere senso dell’umorismo vuol dire «vedere attraverso le cose»: leggere l’invisibile presenza di Dio attraverso le cose visibili del mondo. Esiste un umorismo divino, ci dice Fulton Sheen, che ha in poeti e santi i suoi più grandi rappresentanti. I poeti perché particolarmente dotati del senso dell’invisibile, i santi perché non prendono mai questo mondo sul serio come se fosse una città eterna ma, al massimo, come l’anticamera dalla casa del Padre celeste.
Una verità – quella della predilezione divina per l’umorismo – alquanto dimenticata anche tra i cattolici che, confessiamolo (del resto basta aprire i social), spesso e volentieri si rivelano dei veri pesantoni impegnati perlopiù a lamentarsi di tutto il lamentabile. Che non manca, intendiamoci, ma che non può diventare l’alibi per lasciarsi contagiare dalla seriosità mondana dei moderni. In questo senso ci piace ricordare allora due citazioni-antidoto dello scrittore colombiano Nicolás Gómez Dávila: «Il diavolo non riesce a impadronirsi dell’anima che sa sorridere», «Il miglior palliativo dell’angoscia è la convinzione che Dio ha il senso dell’umorismo».
La Madonna a bordo dell’aereo in partenza
Appare proprio un segno di questo «umorismo divino» capace di strappare un sorriso l’episodio accaduto lo scorso 2 agosto su un volo Ryanair da Dubrovnik a Dublino. La storia l’ha raccontata al Daily Star un 27enne irlandese di Belfast che stava rientrando dalle vacanze in Croazia con la fidanzata. La cosa curiosa di quel viaggio è stato la singolare passeggera con cui il giovane si è trovato a viaggiare: una statua della Madonna alta circa un metro e ottanta.
L’aereo è partito dalla pista dell’aeroporto di Dubrovnik con quasi tre ore di ritardo. Ragion per cui il personale aveva una certa fretta di far salire a bordo i passeggeri (più che altro per non doverli risarcire). E così, in men che non si dica, li hanno imbarcati tutti, ma proprio tutti. Anche la statua della Vergine Maria, e nessuno ha obiettato qualcosa, almeno inizialmente.
L’uomo che trasportava con sé la statua – un distinto signore sulla cinquantina – l’aveva adagiata nel posto vicino al suo, accanto al finestrino. Andando così a occupare il posto riservato a un altro passeggero. Accanto al giovane di Belfast – rimasto anonimo – c’erano proprio il papà e il figlioletto che avrebbero dovuto sedere al posto occupato dalla statua della Madonna. E quando a quel padre è stato chiesto di tornare al posto prenotato, lui ha risposto candidamente: «Lo farei, ma lì c’è una statua di Maria».
Un episodio di «umorismo divino»?
È stato a quel punto che l’assistente di volo, resosi conto della cosa, ha provveduto a metterla nella stiva. «L’intero aereo rideva di questa situazione, era divertente», ha aggiunto il giovane che ha detto anche di non aver ben capito come sia arrivata a bordo la gigantesca statua sull’aereo. Molto probabilmente per la fretta (mai vista prima) con cui il personale aveva imbarcato tutti.
Altro aspetto umoristico della faccenda è che all’andata il 27enne ha raccontato di aver dovuto sborsare 46 euro in più. Questo perché con sé aveva una borsa che non riusciva a far entrare sotto il sedile. E «ecco che in qualche modo questo tizio riesce a far salire sull’aereo una statua alta un metro e ottanta», ha commentato ridendo.
Dato che parliamo di aerei che solcano i cieli e considerato il sense of humor divino, da parte nostra non possiamo fare a meno di notare che Maria è invocata appunto come Regina Coeli, la Regina dei cieli. E il 2 agosto – giorno in cui è avvenuto questo curioso episodio – la Chiesa non commemora proprio Santa Maria degli Angeli, ricordandoci – oltre all’apparizione della Vergine a uno dei più grandi umoristi cristiani di sempre: San Francesco, detto il «giullare di Dio» – la regalità della Madre di Dio sulle creature alate per eccellenza? Perché naturalmente Maria è anche Regina Angelorum, ovvero Regina degli Angeli.
Così vengono alla mente le parole di papa Benedetto XVI che, facendo eco a Chesterton, una volta ha scritto: «La fede rende l’uomo più leggero, lo si può vedere nei Padri della Chiesa, soprattutto nella teologia monastica: credere significa diventare come angeli, come dicono i Padri. Possiamo volare perché non siamo più un peso a noi stessi, perché non ci prendiamo così drammaticamente sul serio».
Al controllo passaporti all’aeroporto di Dublino, l’anziano signore aveva anche un’altra statua con sé. Una evidentemente era riuscito a collocarla in stiva mentre l’altra era finita non si sa come a bordo. Con ogni probabilità stava tornando da un pellegrinaggio a Medjugorje. Carico di statue mariane e di umorismo. Inconsapevole o meno, poco importa. Di certo ha alleggerito il fastidio per il ritardo di tre ore al decollo. A riprova del fatto che con Maria non ci si annoia mai e le soprese non mancano.