In un mondo concentrato sull’incertezza e sulle preoccupazioni di tutti i giorni, il messaggio di Gesù ci fa riflettere su come vivere con serenità e fiducia. L’esortazione di Gesù, fatta con semplici parole, è un invito a non affannarci per il futuro, ma a concentrarci sul presente ponendo tutta la nostra fiducia sulla Provvidenza.
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In un’epoca in cui la frenesia e le preoccupazioni di tutti i giorni sembrano prendere il sopravvento, ci facciamo guidare dal messaggio di Gesù, riportato dal Vangelo di Matteo, che risuona con molta forza e che ci porta a una profonda riflessione. Le sue significative parole spingono ogni fedele a rivedere le priorità che spesso tendono a sfuggire, soprattutto quando il Maestro esorta a non affannarsi per la propria vita, per ciò che si mangia o si beve. Del resto, l’epoca attuale, dominata anche da incertezze economiche, può alimentare le ansie e le paure per il futuro. In questo contesto, Gesù esorta a una visione della vita radicalmente diversa. Secondo il suo insegnamento, infatti, la vita non è definita dai beni materiali, ma, soprattutto, dalla qualità dell’esperienza umana. Se è vero che il cibo e l’abbigliamento hanno una loro importanza, perché diventano necessità fisiche, è allo stesso tempo vero che queste non sono ciò che da valore alla nostra essenza.
Non affannatevi per il domani: l’invito di Gesù
Le parole del Cristo, che ritroviamo nel sesto capitolo del Vangelo di Matteo, si pongono come insegnamento fondante del percorso di vita cristiano. Leggiamo infatti dall’evangelista: “Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre […]. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà gia le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena” (fonte: Matteo, 6). Cosa ci insegnano queste parole, in un contesto di vita moderno? In un’epoca storica in cui siamo ossessionati dal controllo della previsione futura, Gesù ci invita a lasciar andare. Questo messaggio ha un significato molto profondo. Il Cristo, infatti, non ci invita affatto ad abbandonare ogni impegno o responsabilità. Tutt’altro, Gesù ci dice che dobbiamo riconoscere che molte di queste nostre ansie derivano dal voler “dominare” o in qualche modo “anticipare” ciò che è futuro, dunque incerto.
Il domani avrà le sue inquietudini
Nella parte finale di questa riflessione, Gesù aggiunge “il domani avrà le sue inquietudini”. Questa riflessione rappresenta anch’essa un invito. Gesù ci sta dicendo che, nel percorso di ogni cristiano, è bene concentrarsi sul presente, con la consapevolezza che ogni giorno porta con sé delle sfide. Dunque, l’invito è chiaro, vivere senza la costante preoccupazione per ciò che sarà. Solo in questo modo potremmo renderci conto di come il futuro possa rappresentare un ostacolo alla pace interiore. L’attualità del messaggio del Cristo è evidentissima. Si tratta di una vera e propria chiamata alla semplicità e alla consapevolezza. Gesù ci offre queste parole rassicurandoci che non siamo soli, ma sempre accompagnati dalla Provvidenza.
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