La situazione dei sacerdoti cristiani nelle Filippine è veramente dura, solo la settimana scorsa un altro parroco è stato vittima di un attentato nella città di Calamba (nella provincia di Laguna, a sud di Manila), in quella occasione, però, il sacerdote è rimasto ferito in maniera non grave e presto potrà tornare a svolgere la sua attività evangelica.
La notizia della morte di padre Nilo è stata condivisa dalla Conferenza Episcopale delle Filippine. In una nota, l’arcivescovo Romulo Valles ha dichiarato il suo dispiacere per la morte del sacerdote ed ha evidenziato che si tratta del terzo caso da dicembre ad oggi: “Sono profondamente triste perché Padre Nilo è il terzo sacerdote ad essere ucciso in questi ultimi mesi”. Il primo assassinio risale al 4 dicembre del 2017: padre Marcelito Paez è rimasto vittima di un attentato con arma da fuoco nella città di Juen (sempre nella provincia di Nueva Ecija). Il secondo omicidio, quello di padre Mark Ventura (giovane sacerdote di appena 37 anni), è più recente e si è verificato a Cagayan il 24 aprile. Impossibile non notare l’incremento della violenza in questi ultimi due mesi scarsi, dopo la morte di padre Ventura, infatti, ci sono stati altri due attentati che, se andati in porto entrambi, avrebbero portato a tre il numero di sacerdoti assassinati nel giro di circa 40 giorni.
Luca Scapatello
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