Quarto giorno 27/5/2016: Dopo aver presso parte alla santa messa in italiano presso il padiglione San Giovanni Paolo II, ho raccolto altre bellissime testimonianze, come coronamento di un viaggio unico in cui tanti pellegrini stanno aprendo il loro cuore al sottoscritto per raccontare con semplicità le meraviglie compiute dalla Vergine Maria nelle loro vite. Giuseppina Salvato di Nola ha cosi raccontato la sua bella esperienza a Medjugorje:”Ho ricevuto una chiamata molto forte della Madonna per venire in questo luogo santo”- ha cosi risposto Giuseppina-“ero alla ricerco di qualcosa che riempisse il mio cuore. Torno a casa con il cuore pieno di gioia, ma non ancora del tutto soddisfatto, in quanto ritengo che il Signore e la Vergine Maria vogliano purificare ancora la mia fede. Mi ha colpito molto l’ascesa al monte Krizevac, nel corso della quale sono riuscita a superare tutte le difficoltà del tragitto tortuoso affidandomi completamente al Signore. Mi auguro che nella mia famiglia potrà cambiare tutto, in particolare che i miei figli Paolino ed Enza potranno finalmente avvicinarsi alla fede”. Un’altra donna di Nola, Maria La Montagna, cosi ha evidenziato la grande gioia provata a Medjugorje.”Da molti anni, nutrivo nel mio cuore un forte desiderio di venire in questo posto straordinario, dopo aver ascoltato numerose testimonianze di grandi grazie ricevute qui”- ha cosi affermato Maria-“a Medjugorje ho trovato un clima eccezionale di pace, di tranquillità e di serenità. L’ascesa al monte Krizevac, che rappresenta le difficoltà della vita di ciascuno, mi ha commosso profondamente, in quanto non mi aspettavo di avere la forza di arrivare in cima, tenendo presente che soffro di problemi cardiovascolari e ho un ginocchio dolorante. Nel corso di quella salita, ho sperimentato l’aiuto della Madonna. Tornero’ a casa con tanta pace nel cuore da donare soprattutto ai miei cari”. Nel corso del pomeriggio, ho effettuato l’attesa, commovente e stupenda ascesa al monte Krizevac, che aspettavo da cinque anni, dal lontano 5 agosto 2011, quando vissi questa eccezionale esperienza con la mia ex ragazza Maria Grazia. Dopo aver superato le tante difficoltà del percorso, affrontate con determinazione e coraggio, con il desiderio di giungere alle 15 in cima al sacro monte, dinanzi alla grande croce, circondata da una luce meravigliosa e accecante, ho provato una commozione indescrivibile, inginocchiandomi in un lungo e indimenticabile pianto, nel quale ho sfogato tutte le sofferenze personali vissuti in questi cinque anni. In quel luogo sacro, ho compreso che la Madonna sta guidando la mia vita, secondo il progetto di amore di Dio nella mia vita e, anche i momenti bui, servono a vivere maggiormente in pienezza le gioie e le consolazioni sperimentate a Medjugorje in modo totale. Nel corso dell’accorata preghiera sul sacro monte, mentre recitavo il Santo Rosario, mi sono venute in mente queste splendide parole di San Luigi Grignion de Montfort:”Anche io non ho un miglior segreto per conoscere se una persona è di Dio, che quello di verificare se ama dire l’Ave Maria e il Rosario. Dico: se ama recitarla, perché puo’ succedere che un0anima sia nell’impossibilità naturale o anche soprannaturale di farlo, ma la ama sempre e la ispira agli altri”. Durante la discesa dal Krizevac, ho conosciuto una coppia di coniugi di Verona, Angelo Pellegrini e Cristina Soso, i quali hanno festeggiato proprio in quei giorni il loro anniversario di matrimonio, che sono stati due angeli, accompagnandomi nell’ostica discesa, affrontata con il cuore pieno di gioia e di pace vera, autentica, difficile da descrivere a parole, rendendo grazie al buon Dio e alla sua Santissima Madre per queste giornate certamente tra le piu’ belle della mia vita.
Gianluca Martone