È uno dei santi medici campani ai quali il popolo di Dio si rivolge nei momenti di necessità. La sua fama di Santo Taumaturgo ha accresciuto, sempre più la sua devozione.
Tanti sono i miracoli che gli vengono attribuiti. Ma ce ne è uno in particolare che ha portato San Ciro ad esser invocato come Santo Patrono.
Di San Ciro si festeggia la memoria liturgica il 31 gennaio e sono tante le cittadine ed i paesi che, in Campania, lo annoverano come Santo protettore.
San Ciro: il medico santo
Era un eremita, ma anche un medico. Quando pensiamo ai Santi medici, la memoria va immediatamente a San Giuseppe Moscati (più recente dal punto di vista storico) o ai Santi Cosma e Damiano, fratelli e fra i primi martiri cristiani. Uomini che hanno donato la propria conoscenza ed il proprio sapere per salvare altre vite umane, senza mai chiedere nulla in cambio.
Fra questi, forse meno conosciuto di altri, c’è anche San Ciro, uno fra i santi più invocati della regione Campania, nonché patrono della cittadina di Portici, alle pendici del Vesuvio. In molte zone della Campania, la devozione a questo santo si è accresciuta sempre di più, secolo dopo secolo e tanti, anche, sono i miracoli attribuiti per sua intercessione.
Ce ne è uno, però, che specialmente nella zona del Vallo di Diano (in provincia di Salerno) ha portato il Santo Medico ad esser ancora più conosciuto e ad accrescerne la devozione. Tutto ruota intorno alla figura di Marianna Pessolano.
La donna era gravemente malata: nessun medico e nessuna cura faceva effetto. La morte era ormai vicina. Marianna era agonizzante ma, fra lo stupore generale, come se si sentisse spinta da una forza interiore mai avuta prima, si alza d’improvviso dal letto e si dirige a piedi verso la locale chiesa di San Nicola. Qui c’era la statua di San Ciro, santo martire ma poco conosciuto allora.
La giovane si getta ai suoi piedi e avviene il miracolo
Marianna è disperata ma, nonostante tutto, si getta ai piedi della sacra immagine e inizia a pregare intensamente. Una preghiera che non resterà inascoltata a Dio che, per intercessione proprio di San Ciro, medico, guarisce e ridona la salute alla giovane donna. La notizia del miracolo e della guarigione di Marianna si diffonde immediatamente in tutto il territorio.
Dio Padre ha ascoltato le preghiere che quella giovane donna aveva, con fede e devozione, ma anche con tanta sofferenza, rivolto al Santo medico e, attraverso la sua intercessione, le aveva concesso la grazia della guarigione.
Sarà, infatti, da quel fatto avvenuto nel 1863 che proprio a San Ciro verrà intitolato il Santuario (che allora era solo una piccola chiesa) presente ad Atena Lucana, il paese dove era avvenuto il prodigio. Ma, come dicevamo, non solo il vallo di Diano, ma sono tanti i comuni e le zone della Campania dove la devozione a San Ciro si è accresciuta ogni giorno di più.
Chi era Ciro d’Alessandria?
Ciro d’Alessandria nacque da famiglia cristiana intorno all’anno 250. Proprio ad Alessandria d’Egitto studierà medicina, diventando medico in quella scuola e aprendo anche, in quella stessa città, un ambulatorio con laboratorio. Era un medico che scelse la vita umile e dedita alla carità, tanto che somministrava cure gratuite ai poveri e indigenti, ridonando la salute tanto ai corpi quanto alle anime, portando alla conversione anche molti pagani.
Ma la persecuzione dell’imperatore Diocleziano portò a vedere e ad accusare proprio i medici di stregoneria. Questi divennero bersaglio di violenze popolari e soprattutto di persecuzioni. Anche Ciro venne perseguitato in un primo momento, non tanto come cristiano, ma come medico.
Per questo, decide di ritirarsi in Arabia Petrea, appartandosi dal mondo ed iniziando a vivere una vita ascetica ed eremitica, dedita alla preghiera. Ma la persecuzione si accanì su di loro e, quando Ciro e i suoi compagni di preghiera vennero catturati e torturati.
Portici: la reliquia preziosa
Il martirio che anche il santo medico subì fu quello della decapitazione. Nel corso dei secoli le sue reliquie furono spostate di luogo in luogo, fino ad arrivare a Napoli nel 1600 e collocate nella chiesa “del Gesù Nuovo”.
A Portici, in provincia di Napoli (dove lo stesso San Ciro è santo Patrono) è conservata parte del suo cervello, riposto in una teca nell’altare laterale sinistro della Basilica a lui dedicata, proprio sotto la stupenda statua lignea.