Francesco Vaia, Direttore Sanitario dello Spallanzani, esprime su Facebook la sua opinione, in merito ad un eventuale prossimo lockdown.
“Alla mancanza di futuro che non siamo stati in grado di garantire, adesso aggiungiamo la paura oscura e medievale di periodi di segregazione. Siamo sicuri che questa sia la strada giusta? Io non credo“.
E aggiunge: “In queste ore, si paventano scenari gravi. Ribadisco che il Paese non ha bisogno di stress e di minacciati provvedimenti che rischiano di creare sequele psicologiche gravi sulle persone più fragili e sui giovani, che invece dovremmo preservare. (…) Abbiamo bisogno di credere in noi stessi, protagonisti importanti, con i nostri comportamenti corretti, della sconfitta del virus. Questo lo spirito giusto. Abbiamo bisogno di buon senso, di tanto buon senso”.
No al lockdown, si all’aperura totale!
Le ipotesi e le alternative ad una chiusura totale sono innumerevoli. Molte di queste potrebbero essere dettate, oltre che dal buon senso, dalla necessità di tutti noi di cominciare a percepire di poter ritornare ad una vita normale, ad una vita che possiamo “gestire” nel rispetto degli altri.
Propone il dottor Vaia: “E se invece di chiudere aprissimo sulle 24 ore, ad esempio tutti gli esercizi commerciali, la grande distribuzione, magari a Natale per consentire un afflusso più ordinato e spalmato sulle 24 ore?
E se organizzassimo gli ingressi negli uffici, nelle fabbriche o nelle scuole, su più turni, di modo da alleggerire in questa fase i trasporti? Sono solo alcune delle idee. Certo la politica deve trovare le soluzioni, ma noi dobbiamo ribadire, con forza che meritiamo di avere tutto aperto. Ma che questo dipende solo da noi!”.
Antonella Sanicanti