Alcuni criminali hanno rubato delle Ostie consacrate durante un attacco a una chiesa in Francia. Cresce la cristianofobia nel cuore dell’Europa.
La diocesi di La Rochelle e Saintes ha affermato senza mezzi termini in un comunicato stampa che “l’obiettivo dei vandali è stato Cristo stesso”. La chiesa invasa è quella di Saint-Pierre a Montendre, piccolo comune francese situato nel dipartimento della Charente Marittima nella regione della Nuova Aquitania, nel sud-ovest.
Una volta entrati nell’edificio, i criminali hanno dapprima distrutto la grande croce centrale, poi rotto il tabernacolo e infine si sono diretti verso le Ostie consacrate per portarle via.
La diocesi ha in seguito diffuso alcune informazioni ulteriori tramite il social Twitter. Lì si spiega anche che il tabernacolo della chiesa attaccata è stato del tutto distrutto, e il ciborio con il Corpo di Cristo è stato ritrovato fuori dalla chiesa. Privo delle Sacre Specie.
Una dimostrazione del fatto che l’obiettivo non è solamente il furto di natura materiale, ma si tratta di un attacco bello e buono al centro della vita cristiana, il corpo del Signore. Dimostrazione di quanto oggi i cristiani siano i più perseguitati al mondo.
Dietro queste persecuzioni lo zampino infernale del principe delle tenebre muove le sue pedine al fine di contrastare l’opera salvifica e redentrice di Cristo. Come confermano le parole di monsignor Georges Colomb, vescovo della cittadina francese. Il furto sacrilego delle Ostie è infatti un altro “colpo di lancia nel costato di Cristo”, “che ferisce tutta la Chiesa cattolica della Charente Maritime”, ha spiegato.
In riparazione di questo atto violento e sacrilego il vicario episcopale padre Bernard de Lisle celebrerà una Santa Messa di riparazione mercoledì 19 agosto, all’interno della stessa chiesa profanata e presa di mira dai vandali.
Il dato triste di realtà, purtroppo, è che la Francia, Paese di forte impronta mariana e di grande tradizione cattolica ma anche della rivoluzione laicista e giacobina e di numerosi atei delatori della fede, oggi subisce ogni giorno impressionanti ondate di attacchi contro la fede cristiana. Chiese, persone, monumenti cristiani, nessuno viene risparmiato.
Nel gennaio scorso il Ministero dell’Interno ha diffuso un rapporto terrificante. In questo si spiega che solo nel 2019 gli attacchi anticristiani sono stati 1.052. Un numero che fa accapponare la pelle e che dovrebbe fare riflettere a fondo istituzioni e opinione pubblica.
L’indagine, realizzata dal quotidiano Le Figaro e pubblicata anche su siti di organizzazioni che si occupano di cristianofobia, ha spiegato che nel 2018 i danni intenzionali a edifici cattolici erano stati 877. Per un totale di 1.063 “atti antireligiosi, antisemiti, razzisti e xenofobi”. Nel 2017 sono stati 1.036.
Di fatto ad oggi, nel cuore dell’Europa, in uno dei Paesi che ambisce ad essere più “civile”, patria della “tolleranza”, i cristiani subiscono più di 3 attacchi al giorno. I deputati che denunciano questa realtà vengono indicati subito come esagerati. La realtà però dimostra che non è così, anzi. Le denunce che ci si limita a fare sono addirittura più tenui di ciò che ci dimostra la realtà.
Per questo c’è bisogno di preghiera, consci del fatto che le persecuzioni, purtroppo, fanno tristemente parte della vita della Chiesa fin dalle sue origine. Il diavolo perseguita la Chiesa perché vuole distruggerla, allontanandola da Dio. Per questo fa di tutto per portare a sé le anime: perché odia Dio e l’uomo.
Anche Papa Francesco lo ha ricordato in più occasioni. Durante un Angelus pronunciato in piazza San Pietro lo scorso giugno, il Papa ha ricordato i tanti cristiani “perseguitati anche oggi in tutto il mondo”, e ha spiegato che “se soffrono per il Vangelo e con amore, sono i martiri dei nostri giorni”. A questi, ha ricordato Francesco, Gesù raccomanda: “Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima”.
“Non bisogna lasciarsi spaventare a quanti cercano di spegnere la forza evangelizzatrice con l’arroganza e la violenza“, ha affermato il Papa. “Nulla, infatti, essi possono contro l’anima, cioè contro la comunione con Dio: questa, nessuno può toglierla ai discepoli, perché è dono di Dio”.
Ricordiamo infine la Parola del Signore, nel discorso delle Beatitudini: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi“.
Giovanni Bernardi
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