Dalla rivista satirica Charlie Hebdo arriva un nuovo affronto al mondo cattolico con una vignetta che irride la Madonna senza alcun rispetto.
È un settimanale satirico, ma anche da una rivista di questo genere ci si aspetta un tipo di comicità che comunque mantenga il rispetto verso ciò che c’è di più sacro. Non è così per Charlie Hebdo, la rivista francese spesso al centro delle polemiche per le sue vignette irriverenti.
Sprezzanti dei sentimenti religiosi gli autori della satira che ogni settimana viene pubblicata sul giornale francese, anche questa volta hanno sferrato un attacco al mondo cattolico.
La rivista, molto famosa proprio perché è solita suscitare scalpore e catturare l’attenzione in modo eclatante, ha ripetutamente pubblicato contenuti blasfemi o comunque fortemente irrispettosi nei confronti dei credenti di più di una religione.
Ci sono stati gli attacchi ai musulmani, ma anche numerose irrisioni verso simboli cristiani o personaggi come il papa o contro Gesù stesso e la Madonna.
La vergognosa vignetta di Charlie Hebdo che irride la Madonna
Nel 2015 la redazione di Charlie Hebdo è stata vittima di un cruento attentato terroristico proprio in seguito alla pubblicazione di una vignetta che irrideva Maometto. Nonostante abbia ricevuto la solidarietà del mondo cattolico per il deprecabile e non giustificato evento che costò la vita a diversi redattori, la condotta della rivista non è cambiata di molto.
Risalgono a quegli anni episodi di vignette blasfeme con oggetto la fede cristiana, in forte polemica con il Magistero della Chiesa, come quando è stato disegnato il papa che eleva invece dell’ostia un preservativo.
Spostandosi su un piano laico, perfino il terribile terremoto che ha colpito Amatrice non ha suscitato la giusta compassione, ma ha destato nei redattori di Charlie Hebdo la voglia di riderci su con una vignetta che suscitato le rimostranze del Comune della cittadina laziale.
Lo stile è sprezzante, non solo pungente, ma mira a ferire dato il modo cinico con cui il rispetto dei sentimenti e della fede altrui vengono calpestati. Questa volta oggetto dell’irrisione è stata la Beata Vergine Maria.
Il titolo della vignetta, è: “Vaiolo delle scimmie: prima comparsa del virus in Europa”. Si vede la Madonna raffigurata piangente con il viso completamente deturpato dai segni del vaiolo.
Le denunce per la vignetta irriverente
Opera dell’artista Pierrick Juin, la vignetta in questione ha suscitato reazioni di profonda indignazione nel mondo cattolico francese e internazionale. Due associazioni, la Marie de Nazareth e La petite voie hanno subito presentato denuncia al tribunale di Parigi per “provocazione e incitamento all’odio religioso“.
Ad essere denunciati, l’artista che ha realizzato la vignetta e Laurent Riss Sourisseu, il direttore editoriale di Charlie Hebdo. Ad aggravare il comportamento irriverente è il fatto che la vignetta sia stata pubblicata il 16 agosto, proprio il giorno dopo della solennità dell‘Assunzione di Maria in Cielo.
La reazione francese a questo ennesimo atto di mancanza di rispetto verso la religione cattolica si è fatta sentire anche attraverso i media. Tribune Chrétien ha deprecato il fatto affermando a chiare lettere che si tratta di “incitamento gratuito all’odio verso i cattolici di Francia”.
Lo stesso giornale ha voluto lanciare una petizione per chiedere la rimozione della caricatura della Madre di Dio. Già oltre 25 mila persona hanno firmato affinché questo accada.
Inoltre, le associazioni che hanno denunciato la rivista hanno fatto presente come la Madonna rappresenti la “figura femminile d’identificazione per i cristiani di tutto il mondo“ a sottolineare che non si tratta solo di una mancanza di rispetto verso i cattolici francesi.
Il vescovo di Bayonne, Marc Aillet sulla piattaforma X ha voluto esprimere la sua indignazione sostenendo che “la libertà di espressione non può giustificare una caricatura così abietta“.
Ai tempi dell’attentato contro la sede di Charlie Hebdo l’opinione pubblica si era schierata per la difesa della libertà di satira e di stampa al grido di “Je suis Charlie”, ma la libertà deve avere il limite del rispetto per gli altri, altrimenti diventa solo un valore negativo.