Francis Houle: ha ricevuto in dono sei figli e le stimmate

Nel corso della storia sono stati diversi i Santi che hanno portato le stimmate, i segni della passione di Cristo. Tra loro sicuramente ricordiamo Francesco d’Assisi, Caterina da Siena e l’amatissimo Padre Pio, ma c’è un altro uomo che nel corso del XX secolo è stato benedetto con questa croce pur non essendo un religioso.

Stiamo parlando di Francis Houle nato a Wilson (Michigan) nel 1925 da una numerosa famiglia cattolica. Sin dalla sua nascita Francis, insieme ai genitori ed ai 6 fratelli, si recava ogni domenica in chiesa e dopo la funzione ripercorreva le tappe della passione di Gesù. Nei giorni della settimana, questa famiglia religiosissima pregava alla mattina ed alla sera e prima di andarsi a coricare si riuniva in salone per recitare il rosario. Questa abitudine si è interrotta quando è cominciata la Seconda Guerra Mondiale, poiché Francis e i fratelli vennero chiamati al fronte ed hanno servito in Africa, Europa e Medio Oriente.

Di ritorno dalla guerra Francis ha messo in pratica gli insegnamenti dei genitori, ha ripreso ad andare in Chiesa ed a pregare. Quindi quando ha incontrato la donna giusta l’ha sposata ed ha fatto con lei 6 figli. La tranquilla vita medio borghese di Francis è stata sconvolta quando, a 63 anni, gli è apparso il Signore e gli ha detto: “Toglierò le tue mani e ti darò le mie… toccale”. Il giorno successivo gli apparvero le stimmate. L’uomo porto la passione di Cristo per 15 anni e pregò individualmente per oltre 100.000 persone, alcune delle quali sono guarite dalle loro malattie.

Presto la voce di quell’anziano miracolato si diffuse in tutta Wilson e le persone facevano la fila per poter parlare con lui e baciare quel segno di benedizione divina. Francis, dal canto suo non si è mai fatto pubblicità, non ha accettato denaro ed ha ribadito come ogni guarigione fosse merito di Dio e non suo. Morto ad 83 anni nel 2009, l’uomo con le stimmate è stato indicato per il processo di beatificazione, ma per il momento la sua pratica rimane al vaglio del Vaticano.

Gestione cookie