Nelle scorse ore il post pubblicato da Roberto Ferri in cui dedicava una poesia all’amico Franco Battiato seguita da questo commento: “Ode all’Amico che fu e che non mi riconosce più” ha generato un tam tam mediatico sulle condizioni di salute del cantautore catanese, il quale dopo il concerto a settembre tenuto nella sua Catania non si è più presentato in pubblico a causa della rottura di femore e bacino a conseguenza di una caduta. In poche ore l’interpretazione social di quelle righe in versi ha permesso una congettura terribile, ovvero il presunto Alzheimer dal quale sarebbe affetto Battiato. Una congettura, nulla più, per altro tratta dal commento di Ferri e da alcune righe di quella poesia dedicata al “Maestro”. Eppure nel giro di poche ore le voci si sono rincorse e quella che era una semplice preoccupazione, esasperata dai social, è divenuta un’ipotesi quasi accertata.
Data la ricorrenza e l’insistenza di queste voci, la famiglia ha smentito telefonicamente che ci fosse stata una diagnosi di Alzheimer, rassicurando i fan che il cantante catanese è in ripresa e migliora ogni giorno, accudito dallo sguardo vigile del fratello, della cognata e dei collaboratori domestici. A volte, hanno spiegato anche, può sembrare assente a causa delle medicine che è costretto a prendere, ma questo non vuol dire che sia affetto da una patologia grave. A confermarlo è la cognata di Franco Battiato che, secondo quanto riportato sul ‘Corriere della Sera‘, avrebbe detto: “Non hanno mai parlato con noi, ma come famiglia abbiamo deciso di non smentire, di lasciar correre perché la finiranno, stancandosi. Una diagnosi di Alzheimer o di demenza senile comunque non è mai stata fatta”.
Insomma non ci sarebbe di che preoccuparsi ed il clamore mediatico è stato il solito caso di isteria da social network. Questo episodio ci conferma ancora una volta come non bisogna alimentare notizie riguardanti la vita personale e lo stato di salute di nessuno, specie se personaggi famosi, se non si ha la certezza delle proprie affermazioni ed il permesso dei diretti interessati, poiché in questo modo, sebbene alimentati da sincera preoccupazione, i nostri commenti diventano solamente uno strumento di sofferenza ed irritazione per le persone coinvolte.
Luca Scapatello
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