Fabrizio Frizzi, un uomo gentile e sensibile, come viene da tutti descritto, in queste tremende ore, che preparano il suo ultimo saluto, era anche un sostenitore dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana per il Trasporto degli Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) e sottolineava come tanti malati trovassero la forza per non smettere di lottare, fino all’ultimo respiro (come del resto è toccato fare a lui, in questi ultimi mesi).
Sottolineava la dedizione dei volontari, instancabili, al di la delle ore passate coi malati, della stanchezza o della responsabilità da assumersi per supportarli, sempre accoglienti e fraterni.
Ed oggi, ecco le parole del Presidente dell’Unitalsi, Antonio Diella, che parlano proprio di Frizzi: “Ci ha lasciato un amico, un professionista, un pezzo della storia del piccolo schermo. Ma ci ha lasciato anche un volontario, una persona scrupolosa e attenta ai bisogni dell’altro, che sa chinarsi verso chi è in difficoltà, senza nessuna forma di pietismo, ma solo e sempre con il suo grande sorriso”.
E Frizzi, qualche anno fa, non aveva rifiutato nemmeno una delicata operazione, per donare il midollo osseo e salvare la vita di una ragazzina che, allora, non conosceva: Valeria Favorito.
Nel 2000, Valeria aveva solo 11 anni ed era gravemente malata di leucemia.
Nessuno dei suoi familiari o conoscenti poteva donarle il midollo; nessuno era compatibile e lei rischiava di morire, da un momento all’altro.
Poi si scoprì che, nel 1994, Frizzi si era iscritto nel registro dei donatori di midollo osseo e risultava compatibile.
Dunque, Frizzi donò il suo midollo osseo a Valeria, che fu salva.
Qualche tempo dopo, fu lei a scoprire chi fosse stato a farle quel regalo (i donatori, infatti, rimangono anonimi).
Quando venne a sapere che si trattava del noto conduttore, gli scrisse e poi si conobbero.
Lei dice che la chiamava “la mia sorellina di sangue”.
Valeria, oggi, racconta, tra le lacrime: “Ero andata a Roma qualche giorno fa per portargli di persona il mio invito di nozze, volevo che lui fosse il mio testimone. Mi disse: “Se le mie forze me lo consentiranno, oggi sto bene, domani non so”. Ho perso un fratello, una persona a cui tenevo tantissimo”.
Anche noi ci uniamo al dispiacere per questa perdita prematura e sofferta, certi che il sorriso di Frizzi rimarrà indelebile in molti cuori.
Antonella Sanicanti
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