i frutti dello Spirito Santo hanno la loro radice nell’ascolto della Parola di Dio, la frequenza ai sacramenti, la preghiera e le Opere di Carità; tutte cose che sono necessarie per una vita di Fede AUTENTICA.
Trascurare ciò porta inevitabilmente ad un ripiegamento su se stessi che produce i “suoi anti-frutti” (vedi il nostro articolo sui 7 vizi capitali) opposti a quelli che tratteremo in questo articolo.
– citiamo dal catechismo della Chiesa Cattolica
I frutti dello Spirito sono perfezioni che lo Spirito Santo plasma in noi come primizie della gloria eterna. La tradizione della Chiesa ne enumera dodici: « amore, gioia, pace, pazienza, longanimità, bontà, benevolenza, mitezza, fedeltà, modestia, continenza, castità » |
Offriamo qui solo alcuni spunti di riflessione a mo’ di esame di coscienza interiore; ci ripromettiamo di approfondire il tema in futuro sui testi biblici, dei Padri e del Magistero.
Il primo frutto dello Spirito è l‘amore
Sto amando? la mia attenzione è quasi sempre incentrata su me o sugli altri? mi vergogna il sentirmi egoista? sento rimorso quando parlo male degli altri? quando penso male? sento un peso se non perdono?
La gioia
Sono un ottimista o un pessimista? provo sovente la gioia intensa di Dio in me? mi fa pena vedere persone nella tristezza? lotto per portare gioia nel mio ambiente? so distinguere la gioia di Dio da quella del mondo?
La pace
È la gioia composta che viene da Dio: ho sovente questa serenità di fondo che mi fa sentire amico di Dio? Sono vigilante per non perdere questa serenità che viene da Dio? Quando commento qualche sbaglio o peccato, avverto la differenza che c’è tra la pace di Dio e la soddisfazione di me stesso? Sento che Dio è contento di me?
La pazienza
So dominare i miei impulsi? lotto per accettare i limiti degli altri? sento il bisogno di ricominciare sempre? accetto me stesso? so ridere dietro me stesso, le mie pretese, le mie impazienze?
La benevolenza
È probabilmente la «volontà di bene» la lotta per essere buoni, comprensivi, aperti, generosi. Una lotta che non finisce mai: siamo sempre terra da conquista: ma lottiamo! lottiamo contro le nostre asprezze! lottiamo contro le nostre meschinità! non accettiamo i nostri egoismi! ci vergognamo del nostro orgoglio, abbiamo orrore delle nostre piccinerie e cattiverie: se c’è tutto questo lo Spirito palpita in noi, è ben vivo in noi.
La bontà
Essere gente col cuore buono, pronto a perdonare sempre, desiderosi di mai far del male, pronti a cambiare il male col bene, generosi nel giudicare, desiderosi del bene altrui, vergognàti quando spunta l’ombra dell’invidia, contenti solo quando si ama tutti e si è amati da tutti: se c’è questo o se c’è il desiderio di questo o la nostalgia di questo, c’è lo Spirito in azione.
La fedeltà
Fedeltà a Dio, fedeltà ai fratelli, fedeltà ai doveri, fedeltà agli impegni, fedeltà alle promesse, fedeltà ai doni di Dio. Fedeli all’amore, fedeli al sacrificio, fedeli a ogni parola data. Fedeli a Gesù Cristo e al suo Vangelo. Fedeli ai poveri. Fedeli alla Chiesa: se lo avvertiamo siamo ancorati allo Spirito. Ringraziamolo che è vero e operante in noi.
La mitezza
L’autocontrollo delle parole, degli atteggiamenti esteriori e interiori, la prontezza al perdono, la paura di far del male, di violentare la libertà altrui: quando tutto questo si vede o almeno lo si desidera fortemente, c’è lo Spirito.
Il dominio di sé
La padronanza degli istinti, la capacità a comandarsi, il dominio dei pensieri, degli atti e delle parole, la capacità di dominare la volontà in tutte le cose, dirigerla al bene, sviarla dal male, sorvegliarla nei pericoli, frenarla nelle illusioni: tutto questo è presenza dello Spirito.
Rimandiamo all’ascolto delle interessantissime conferenze di Don Fabio Rosini sul tema che potrete trovare sul sito http://www.reginamundi.info/fruttidellospiritosanto/