I furgoni della Caritas, guidati dai volontari dell’associazione ‘Regina Pacis’, sono giunti sabato a Medjugorje con un carico di aiuti umanitari.
Un viaggio che per molti era impossibile e che invece è stato portato a termine senza alcun problema, per i volontari è merito della Madonna.
Un gruppo di volontari della Caritas, guidati da Alberto Bonifaccio, nel 1991 ha fondato l’associazione ‘Regina Pacis’ per contribuire con aiuti umanitari al benessere delle comunità che si trovano ad operare sul campo a Medjugorje. L’iniziativa è nata dopo che il fondatore ha fatto un viaggio nel luogo di culto mariano. Il suo cuore è stato toccato da quanto ha visto ed ha deciso che avrebbe passato la vita ad aiutare pellegrini e bisognosi che si recano nella meta di pellegrinaggio bosniaca.
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Per 29 anni Regina Pacis ha compiuto viaggi quasi ogni mese e non ha mai saltato l’impegno preso. D’altronde, oltre a portare gli aiuti umanitari, il viaggio a Medjugorje per questi volontari è anche un modo per curare il proprio spirito soggiornando per qualche giorno nei pressi del santuario. Per un paio di mesi la loro missione è stata bloccata dalla pandemia di Coronavirus. Ma a metà maggio i volontari si sono adoperati per raccogliere gli aiuti umanitari e organizzare il viaggio. Contrariamente a quanto pensassero molte persone, sono riusciti ad ottenere permessi e passaporti in sole 2 settimane, nonostante l’associazione abbia sede a Lecco, una delle zone più colpite dal virus.
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Partiti da Lecco con grande desiderio ed un pizzico di timore la mattina del 29 maggio, i volontari hanno attraversato Slovenia e Crozia e sono giunti in Bosnia sabato 30 maggio ad ora di pranzo. Durante il tragitto hanno consegnato gli aiuti ad alcune comunità di Medjugorje, alla Croce Rossa e alla mensa di Mostar, alle famiglie povere di Nevesinje ed ad una casa di cura a Ljubuški.
Finite le consegne e scesi dai furgoni della Caritas, gli otto volontari si sono fermati per passare qualche giorno a Medjugorje. Il ritorno in Italia è previsto per oggi 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica. Un ritorno felice, visto che sono riusciti nel loro obiettivo di aiutare i bisognosi: “Questo è un vero miracolo per noi. Perché tutti ci hanno detto che non saremmo riusciti a passare! Siamo una specie di APRI PISTA! E ora vediamo che con l’aiuto di Dio tutto è possibile!”.
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Luca Scapatello
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