Anche davanti all’orrore della guerra, in Terra Santa non manca quello spiraglio di luce e di speranza rappresentato dalla fede.
A Gaza, nella locale parrocchia, sono state celebrate le Prime Comunioni per alcuni bambini. Un momento felice davanti a tanto orrore.
La parrocchia latina della “Sacra Famiglia” di Gaza rappresenta la possibilità di tornare alla normalità.
La fede sotto le bombe
Una storia di luce, di speranza davanti all’orrore delle bombe della guerra che, purtroppo, ogni giorno da qualche mese, ci viene raccontato e fatto vedere dalla Terra Santa. La striscia di Gaza è il cuore di una battaglia cruenta fra Hamas e Israele, dove non si fanno sconti nemmeno davanti alla popolazione inerme che non ha possibilità di scappare né di rifugiarsi altrove.
Le poche risorse che sono rimaste, specie da quelle che sono le chiese e le organizzazioni umanitarie lì presenti, vengono messe a disposizione di tutti, senza fare distinzioni sociali quanto anche di credo religioso.
Davanti a tanto orrore, però, la luce della speranza e della fede non si spengono mai. Una di queste, forse molto piccola sì, ma più forte delle altre perché arriva direttamente a Dio, viene dalla parrocchia latina della “Sacra Famiglia” proprio di Gaza. Otto piccoli bambini hanno, infatti, ricevuto la Prima Comunione.
Vestiti con il loro abito bianco, il volto pieno di gioia, perché la paura della guerra e delle bombe, per un po’ è stata messa da parte. Ora c’è Gesù con loro e il loro piccolo cuoricino vuole accoglierlo. Non solo la celebrazione della Santa Messa, ma anche la gioia negli occhi delle famiglie e delle suore che li hanno seguiti durante il Catechismo.
A Gaza, i bambini ricevono la Prima Comunione
I piccoli sono riusciti, nonostante tutte le difficoltà che sta attraversando la loro terra, a concludere il percorso di preparazione al sacramento e, lo scorso 7 gennaio, giorno della festa del Battesimo di Gesù, hanno ricevuto la Prima Comunione. Anche se con la guerra, le attività pastorali, quanto anche l’amministrazione dei Sacramenti, non si sono fermate a Gaza e, persino il Battesimo è stato impartito ad un bambino proprio in questo periodo difficile.
Sono le immagini Facebook della parrocchia che ci mostrano i bambini felici del loro “traguardo” raggiunto e, si può notare anche che le suore e i sacerdoti sono felici. La parrocchia di Gaza ha continuato, nonostante tutto, a celebrare (anche in questi mesi difficili) a celebrare la Santa Messa quotidiana.
Sono molti i malati che si sono rifugiati proprio all’interno delle mura della Chiesa e, questo, come racconta il sito del Patriarcato Latino di Gerusalemme, “ha permesso loro di ricevere i sacramenti quotidianamente”.
Ed ora, la gioia di questi bambini risplende più del fuoco delle bombe…perché è la fede che è sbocciata nel loro cuore a risplendere ancora di più.